A Milano è il giorno della conta dei danni dopo la devastazione anarchica



Milano fa la conta dei danni dopo il corteo anarchico a sostegno di Alfredo Cospito che nel pomeriggio di sabato 11 febbraio ha attraversato (e danneggiato) un quadrante della città. La manifestazione abusiva – gli anarchici si limitano ad avvisare la questura, non concordano alcunché – si è sviluppata lungo viale Sabotino, via Vittadini e la Darsena. Durante il corteo gli antagonisti hanno danneggiato e imbrattato esercizi commerciali, ma hanno danneggiato anche arredo urbano e diverse automobili che si trovavano sul loro cammino.

La manifestazione si è conclusa dopo alcune azioni di alleggerimento dei reparti inquadrati della polizia di Stato che hanno determinato la fine dei danneggiamenti dei manifestanti violenti. 11 persone sono state accompagnate in questura. “La loro posizione viene valutata ai fini della segnalazione di eventuali responsabilità in ordine ai danneggiamenti posti in essere”, hanno precisato da via Fatebenefratelli. Danni materiali, ma non solo: 6 poliziotti del Reparto Mobile sono rimasti feriti e si sono dovuti recare in ospedale per essere medicati.

Dopo il corteo si è alzata l’indignazione della destra milanese. “Da vicepremier porterò in Cdm la richiesta di intervenire duramente contro questi delinquenti, chiudendo covi e bloccando siti”, ha detto Matteo Salvini commentando gli scontri. “Lancio di petardi, bombe carta, vetrine danneggiate sono atti vergognosi che non possono tollerare. Auspico vengano prese le misure necessarie a fermare questo scempio”, ha aggiunto il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato

Anche i sindacati delle forze dell’ordine chiedono interventi. “Ci chiediamo per quanto dovremo restare ostaggio di soggetti senza controllo, senza alcun senso civico, sprezzanti delle leggi e costantemente proiettati alla violenza – ha dichiarato Valter Mazzetti, segretario generale Fsp polizia di stato -. Ci chiediamo cosa dovrà accadere perché si prenda la decisione di contrastare con fermezza adeguata fenomeni di proteste subdole e selvagge che, per come sono minuziosamente organizzate, e per quanto sono finalizzate a produrre danni reali, specie al personale in divisa che è il primo e più odiato bersaglio insieme allo Stato che rappresenta, rappresentano una vera e propria forma di terrorismo. ‘Terrorismo di piazza’, come Fsp lo definisce da anni, chiedendo che si delinei un’apposita fattispecie che lo preveda e lo punisca severamente, e soprattutto che ci fornisca strumenti adeguati per intercettare eventi del genere, impedendoli prima della prossima guerriglia”.



Fonte: https://www.milanotoday.it/cronaca/danni-anarchici-febbraio-2023.html

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