Coppa Italia, Trento fa la storia: Olimpia sconfitta in finale. Messina: “Noi vuoti”

L’Olimpia si aggrappa al totem Mirotic ma non basta. Trento vince 79-63, gioca meglio, la sua difesa sporca tante cose, quasi tutto, mentre il tiro da tre che tante volte ha sostenuto gli sforzi della squadra in questa stagione, nella finale di Coppa Italia è il grande assente. Senza canestri da tre il gioco non si apre, gli spazi non ci sono.
Trento ne approfitta per chiudere l’area e vincere la sua prima finale di Coppa Italia. Per il secondo anno consecutivo, l’Olimpia gioca la sua partita peggiore delle Final Eight nell’atto conclusivo. Perde progressivamente il controllo del ritmo e nel secondo tempo, tranne per qualche minuto all’inizio, non dà mai la sensazione di potersi prendere la partita.
E’ una squadra abituata a vincere a numero di possessi alto, segnando tanto, era riuscita a vincere in modo opposto la semifinale ma non la finale.
Le parole di Coach Messina
Così Coach Ettore Messina ha commentato la finale di Coppa Italia giocata contro Trento: “Complimenti a Coach Paolo Galbiati e a Trento. Hanno giocato una bella partita, una bella Final Eight e non è casuale perché sono anche primi in classifica. La nostra è stata una finale di una povertà preoccupante, testimoniata dalle cifre.
Siamo stati surclassati in ogni aspetto del gioco, c’è stato pochissimo movimento di palla, quando ci siamo procurati un vantaggio poi non siamo andati mai con un passaggio sul lato opposto, accontentandoci di iniziative individuali con poco senso e infatti per la seconda sera di fila abbiamo confezionato un numero di assist bassissimo.
In difesa, ci siamo fatti sorprendere quando hanno attaccato i nostri playmaker nelle situazioni di pick and roll. Non abbiamo mai tenuto l’uno contro uno. Eravamo alla sesta partita in 13 giorni. Non può essere una giustificazione ma dopo tante gare di questa intensità ho avuto la sensazione che fossimo proprio vuoti come attenzione, fisicità, intensità. Loro invece avevano entusiasmo, energia e ci hanno attaccato nei nostri punti deboli”.
La partita
Trento parte meglio: Quinn Ellis, il suo playmaker emergente, usa taglia, velocità ed esplosività per andare subito al ferro. E’ lui a segnare i primi cinque punti dei suoi, mentre Trento riesce a portare la palla vicino a canestro con troppa facilità. Sul 9-4, Coach Messina usa il primo time-out. ma Trento trova altre soluzioni all’ingresso di Ford, che due volte sbarca in area e converte altrettanti floater. Il parziale di 10-0 scava subito nove punti a favore di Trento.
Shields con un gioco da tre punti in transizione rimette in ritmo Milano. Mirotic attacca il ferro, segna, va in lunetta e completa un parziale di 7-0 che riavvicina l’Olimpia a meno due. C’è il time-out anche di Coach Galbiati, ma Trento ha bruciato il bonus in fretta. Mirotic dalla linea impatta a quota 13. Il finale di un primo quarto nervoso, con percentuali basse, è un botta e risposta in cui l’Olimpia mette la testa avanti con Dimitrijevic, Trento replica con Cale nel 15-14.
Trento ricostruisce quattro punti di divario con due jumper di Ellis e Lamb. Ricci però alza notevolmente il livello difensivo della squadra. Sono lui e Bolmaro a invertire la tendenza della partita. Ricci da tre porta avanti l’Olimpia ma succede prima che esca con due falli. Jordan Ford prova a caricarsi Trento sulle spalle con una serie di viaggi in lunetta, forzando due falli di Mannion. LeDay con un gioco da tre punti mantiene la gara in equilibrio.
Zukauskas la pareggia con una tripla in transizione. L’Olimpia ha un nuovo passaggio a vuoto offensivo. Trento ne approfitta con altri due tiri liberi di Ford e poi una tripla di Lamb. L’Olimpia non riesce a reagire. Zukauskas segna sulla sirena a rimbalzo e Trento finisce il tempo avanti di sette, 38-31.
Leandro Bolmaro
Trento tenta subito l’allungo. Due volte va a più nove, con Ellis e Lamb. Poi l’Olimpia risponde con un 7-0 che contiene un gioco da tre punti di LeDay. Arriva a meno due. Ford strappa a Mannion il quarto fallo su un tiro da tre e allunga ancora a più sei dopo sei minuti del terzo quarto. Senza continuità e senza tiro da tre, letterale (1/13 dopo tre quarti, 0/4 nel terzo), l’Olimpia scivola a meno 11, dopo un fallo tecnico fischiato a Mirotic.
Poi subisce anche un canestro sulla sirena, come alla fine del secondo periodo, da Lamb e dopo tre quarti è sotto 59-48. L’Olimpia non trova la lucidità o la precisione per tentare una rimonta. Anzi, nelle difficoltà dell’attacco perde fiducia, quella che Trento trova ogni attimo di più.
Ellis dall’arco scava un baratro di 17 punti tra le due squadre. La reazione è tutta di orgoglio. Mirotic va a combattere dentro l’area e anche in difesa, mentre Bolmaro deve uscire per un colpo subito alla spalla sinistra. A tre minuti e mezzo dalla fine, Mirotic ricuce a meno dieci. Ma è tutto qui. I tiri da tre attesi tutta la sera non arrivano. Trento vince con pieno merito 79-63.
Il tabellino
Dolomiti Energia Trento-Olimpia Milano 63-79 (14-15, 17-23, 17-20, 15-20 )
Aquila Trento: Ellis 14, Cale 9, Ford 23, Pecchia, Niang 8 (7 reb), Forray 1, Mawugbe 4, Lamb 12, Zukauskas 8 (9 reb), Hassan. Coach Galbiati.
Olimpia Milano: Dimitrijevic 1, Mannion 2, Tonut 3, Bolmaro 7, LeDay 12, Ricci 5, Flaccadori, Diop, Caruso n.e, Shields 9, Mirotic 20, Gillespie 4. Coach Messina.