“Il luogo in cui tutti dovremmo stare”

Incontro tra il sindaco di Kyiv, Vitaly Klitschko, e la presidente del consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi, venerdì 9 maggio nel primo pomeriggio. Buscemi si trova nella capitale ucraina, in rappresentanza del Comune di Milano, in occasione della Giornata dell’Europa, che cade appunto il 9 maggio, a 75 anni dalla dichiarazione Schuman, che diede il “via” all’integrazione europea. 

“Tenevo molto a essere a Kyiv in questo giorno particolare per l’Unione europea – ha detto Buscemi -: credo che questo sia il luogo dove tutti oggi dovremmo stare, insieme ai leader europei, per manifestare il nostro supporto al popolo ucraino e chiedere a gran voce la fine dell’invasione russa e una risoluzione diplomatica del conflitto”. 

All’incontro hanno partecipato anche il senatore milanese Ivan Scalfarotto e il consigliere comunale milanese Gianmaria Radice, entrambi di Italia Viva. La delegazione è arrivata giovedì e ripartirà sabato. Sempre venerdì, tutt’e tre hannno partecipato, nel pomeriggio, alla manifestazione indetta sempre per la Giornata dell’Europa dall’associazione Europa Radicale. Erano presenti circa 100 persone dall’Italia oltre ad alcuni ucraini.

Durante la manifestazione, che si è tenuta nella simbolica Maidan Nezaleznosti (piazza dell’Indipendenza), i tre politici milanesi hanno sottolineato che il posto giusto per festeggiare l’Europa, oggi, è la capitale ucraina, poiché è in Ucraina che si difendono i valori dell’Unione europea. Viva condanna per l’invasione russa: “Putin non vuole territori ucraini, ma vuole colpire l’Ucraina per colpire noi”, hanno detto Scalfarotto e Radice: “Attacca la democrazia e la libertà”.

La visita a Irpin

Nella mattinata di venerdì, Europa Radicale ha portato circa 50 persone (tra cui Buscemi, Scalfarotto e Radice) a Irpin, accolte dal sindaco Oleksandr Markusyn che ha raccontato il periodo dell’occupazione russa (fino a fine marzo del 2022, insieme a Bucha, Borodyanka e altre località della regione di Kyiv) e la difficile ricostruzione, avviata quasi subito dopo la liberazione della città.