Kiev Smantella una Rete nell’Ovest dell’Ucraina
Rete di spionaggio scoperta in Transcarpazia
Il Servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha annunciato di aver smantellato una rete di intelligence militare ungherese attiva nella regione ucraina della Transcarpazia, al confine con l’Ungheria. Secondo le autorità, l’operazione avrebbe potuto mettere seriamente a rischio la sicurezza nazionale.
Questa sarebbe la prima volta che l’Ucraina individua una rete spionistica ungherese operante sul suo territorio. I due arrestati – un uomo e una donna – avrebbero raccolto informazioni riservate su posizioni difensive, vulnerabilità nei sistemi di difesa aerea e terrestre, oltre a valutare la reazione della popolazione locale all’eventuale ingresso di truppe ungheresi come presunto “contingente di pace”.
La replica di Budapest: “Solo propaganda”
Il governo ungherese ha reagito respingendo fermamente le accuse. Il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ha dichiarato che Budapest non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da Kiev, liquidando le affermazioni ucraine come “propaganda da prendere con cautela”.
Nonostante ciò, l’Ungheria ha risposto con una mossa diplomatica, espellendo due cittadini ucraini accusati di spionaggio sotto copertura diplomatica presso l’ambasciata di Kiev a Budapest.
I sospettati e il loro reclutamento
Secondo quanto riportato dal Kyiv Post, il primo sospettato è un ex militare ucraino di 40 anni, residente a Beregovo, reclutato nel 2021 dai servizi ungheresi come “agente dormiente”. Avrebbe ricevuto l’ordine di attivarsi nel settembre 2024.
In un video diffuso dall’SBU, l’uomo ha ammesso di essere stato avvicinato dopo aver richiesto la cittadinanza ungherese. In cambio delle sue attività di spionaggio, avrebbe ricevuto pagamenti in denaro.
La seconda arrestata è una donna, ex militare dell’aeronautica ucraina, anche lei della Transcarpazia. Le sue informazioni riguarderebbero la dislocazione di velivoli militari e i dettagli sui sistemi difensivi dell’unità in cui aveva servito.
Le prove raccolte: intercettazioni, incontri e tecnologia criptata
L’SBU ha diffuso materiale che includerebbe intercettazioni telefoniche in ungherese, scambi di denaro in contanti, incontri in auto e smartphone criptati con l’app Signal. Gli agenti avrebbero trasmesso informazioni a Budapest riguardanti, tra l’altro, le perdite delle forze ucraine e il posizionamento dei sistemi S-300.
Entrambi sono ora accusati di alto tradimento in tempo di guerra, reato che in Ucraina comporta l’ergastolo e la confisca dei beni. Le autorità hanno però sottolineato che nessun segreto di Stato è stato compromesso, e che i sospettati erano sotto controllo da tempo.
Obiettivi dell’operazione ungherese
Secondo gli investigatori ucraini, la missione della rete di spionaggio mirava a:
- Monitorare la reazione della popolazione all’eventuale ingresso dell’esercito ungherese come forza di pace
- Analizzare l’acquisto di armi sul mercato nero locale
- Valutare lo stato delle forze militari ucraine nella regione
- Osservare il flusso migratorio della minoranza ungherese
In Transcarpazia vive la più grande comunità ungherese d’Ucraina, con circa 120.000 madrelingua, che rappresentano oltre il 12% della popolazione regionale.
Crescono le tensioni tra Kiev e Budapest
Nonostante l’Ungheria sia membro sia della NATO che dell’Unione Europea, i rapporti con Kiev sono da tempo tesi. Il premier Viktor Orban ha mantenuto una posizione ambigua sulla guerra in Ucraina, opponendosi agli aiuti militari occidentali e conservando rapporti con Vladimir Putin.
A peggiorare la situazione è emerso un video del 2023 in cui il ministro della Difesa ungherese Kristóf Szalay-Bobrovniczky annuncia un cambio di rotta nella politica militare: l’Ungheria avrebbe interrotto le missioni pacifiche per prepararsi a difendere la propria sovranità in autonomia, tagliando fuori gli alti ufficiali filonato.
Il filmato, reso pubblico dal leader dell’opposizione Péter Magyar, è stato visto come una minaccia alla coesione dell’Alleanza Atlantica e un ulteriore segnale dell’avvicinamento dell’Ungheria al Cremlino.