Leonardo Longaretti, studente del Politecnico di Milano morto in un incidente

Leonardo Longaretti, 24 anni, è morto in un brutto incidente mentre guidata la sua auto. Nello schianto è morto anche Bel Gassem Jandaoui, 56 anni, alla guida di un furgone.

L’incidente avvenuto attorno alle 5.30 di sabato, lungo la statale 42 del Tonale e della Mendola, nel territorio comunale di Brusaporto (Bergamo). Entrambe le vittime vivevano a Gorlano.

Chi era Leonardo Longaretti

Il ventiquattrenne in particolare, era figlio del vice sindaco Siro Longaretti. Il comune si è stretto attorno alle famiglie coinvolte nella tragedia. Il ragazzo, studente del Politecnico di Milano, era alla guida di una Fiat 500L quando si è scontrato, per cause ancora da capire, con il furgone Mercedes guidato dal cinquantaseienne. Inutile l’arrivo sul posto di tre squadre di soccorritori dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) con due ambulanze e l’automedica, i due uomini sono morti sul colpo.

Leonardo studiava ingegneria alla facoltà di Ingegneria del Polimi. Venerdì si era recato in università per dare un esame, uno degli ultimi del corso di laurea di Meccanica. L’esito era stato felice, e si era fermato con i compagni di corso per festeggiare.

Alle 5,30, sulla Statale 42, si trovava alla guida diretto verso casa: alle 7 del mattino sarebbe dovuto partire per un viaggio con gli amici a Saint Moritz. Non c’è mai arrivato: il suo gps è rimasto fermo sotto il cavalcavia di Albano. L’assenza di notizie da parte del giovane e l’impossibilità di contattarlo ha impensierito i genitori, che hanno pensato di andare a verificare: quando il padre è giunto sul posto, tuttavia, si è trovato davanti la scena dell’incidente.

I funerali di Bel Gassem Jandaoui e Leonardo Longaretti

Il corpo di Leonardo riposa per ora all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in attesa del trasferimento a Trescore per i funerali. Il 21 di questo mese il ragazzo sarebbe dovuto rientrare in Corea del Sud, dove stava trascorrendo, grazie a una borsa di studio, un anno di studio all’Università di Kaist, tra i poli formativi più all’avanguardia al mondo nel settore scientifico e tecnologico: era rientrato giusto per qualche settimana, il tempo di dare qualche esame a Milano. L’ultimo saluto, per lui, arriverà martedì pomeriggio nella parrocchiale di Gorlago.

Per Bel Gassem Jandaoui, la locale comunità marocchina, ora, ha dato il via a una raccolta fondi per il rientro in patria della salma.