Milano e la Lombardia guidano i consumi (e le vendite)
L’Osservatorio Confimprese sui consumi analizza i dati di ottobre 2022 vs ottobre 2021. Dal quadro generale emerge che, nonostante il contesto economico e il difficile quadro internazionale, il mercato in ottobre non si è fermato rispetto allo stesso mese 2021 e mostra una leggera crescita del +3,5%, ma soprattutto si stabilizza per il terzo mese consecutivo intorno ai livelli del pre pandemia (+0,8% ott22 vs ott19).
Sul progressivo anno (gennaio ’22 vs ottobre ’22) permane invece un gap significativo pari a -6,4% vs 2019 che, in concomitanza con l’incremento del 12% dei costi e di quasi il triplo dei costi energetici, crea forte pressione sulle aziende del settore. Nei settori merceologici prosegue il momento positivo della ristorazione che, a parità di perimetro, chiude ottobre a +9,1% vs ottobre 21 e mostra una dinamica promettente che fa intravedere la possibilità di recuperare il gap vs 2019 attualmente al -4,1% sul progressivo anno. Il tutto va inquadrato nella criticità di un aumento marcato dei costi ancora più impattante in un comparto energivoro come la ristorazione.
Il settore abbigliamento-
Il retail non food continua il recupero con una chiusura mese a +8,1% e conferma la stabilità sul progressivo anno rispetto ai livelli pre pandemia pari a +1,1% vs 2019.
Nei canali di vendita migliora l’andamento delle high street che mostrano un promettente +9% nel mese e denotano un forte interesse delle catene a rifocalizzarsi sulle vie dello shopping. Nel progressivo anno rimangono, però, negative a -7,2%. Nelle aree geografiche permangono i differenziali fra macro aree regionali con il Centro, che chiude a +5,9% trainato dalle buone performance del Lazio, seguito dal Nord-ovest +2,8% e a poca distanza da Nord-est e Sud a +2,5%.
Nelle città di provincia spiccano quelle lombarde, in testa Lecco a +12,4%, seguita da Reggio Emilia +11,5% e Firenze +11%. Quanto alla Lombardia registra un +4,4% che si discosta poco dalla media Paese. A sorpresa Lecco è la città che raggiunge i risultati di vendita migliori a +12,4%, seguita da Como +10,3%, Milano +9,6%, Varese +6,1%, Bergamo +4,4%. Tre le città ancora in negativo: Pavia -3,6%, Brescia -5,7%, Monza e della Brianza -0,2%.
“Il mese di ottobre – afferma Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – chiude ancora in positivo ma rispetto a settembre rallenta di oltre 6 punti percentuali. Segno che l’instabilità internazionale e l’inflazione ai massimi storici dal 1983 influiscono sulla propensione all’acquisto degli italiani. Inoltre, un divario del 6,4% rispetto ai livelli pre pandemia, evidenzia come i mercati siano volatili e non permettano previsioni ottimistiche per i prossimi mesi. I retailer manifestano preoccupazione e l’ulteriore indebolimento del quadro congiunturale emerso dagli ultimi dati Istat non fa presagire un cambio di rotta nei prossimi trimestri”.
È piuttosto prevedibile che nei prossimi mesi gli effetti negativi dell’inflazione sul reddito disponibile e sulla ricchezza liquida spingeranno ad atteggiamenti più prudenti, che porteranno a un ridimensionamento della crescita. “L’inflazione e l’incertezza sulla situazione internazionale – dichiara Alessandro Olivari, senior partner Jakala – stanno incidendo sulle scelte degli italiani e l’economia non ha ancora pienamente recuperato la situazione pre-pandemica. A livello regionale si segnala un rallentamento della Lombardia, il cui progressivo annuo passa dal + 32% al +28% rispetto al 2021”.
Fonte: https://www.milanotoday.it/economia/osservatorio-cofimprese-consumi.html