Processo alle Bestie di Cerano, una sola condanna e 25 assoluzioni
Il processo a porte chiuse della ‘psicosetta delle bestie di Cerano’ si è concluso con una condanna a sei anni di reclusione per violenza sessuale e con l’assoluzione per gli altri venticinque imputati. Il pm aveva chiesto complessivamente 230 anni di carcere, per reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alle violenze. Ma alcuni di questi sono andati in prescrizione, per altri il fatto non sussiste. La procura annuncia: “Faremo appello”.
La sentenza
Dei 26 imputati, tutti lombardi e residenti tra le province di Milano e di Pavia, è stata condannata solo Barbara Magnani, 52 anni, assolta invece per un altro episodio di violenza. Prescritto il reato di libidine. Alla lettura della sentenza, due delle tre ragazze che avevano raccontato il clima nella villetta nei boschi del Ticino sono scoppiate in lacrime.
La violenza sessuale risale alla primavera del 2012 mentre il processo è iniziato nel febbraio del 2023 dopo la denuncia di una donna che all’epoca dei fatti minorenne. Era finita nella setta quando aveva solo 7 anni. Il suo è un racconto fatto di incontri sessuali di gruppo, presunti abusi e torture, sempre negati dagli imputati. Il tutto sarebbe avvenuto in un casolare nei boschi di Cerano, nel Novarese, e altri in appartamenti sparsi fra Milano, Vigevano e Rapallo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti a capo dell’organizzazione c’era Gian Maria Guidi, erborista milanese deceduto a 79 anni prima del rinvio a giudizio. Al suo fianco l’ex convivente Barbara Magnani e le psicologhe Andre’e Bella e Manuela Tagliaferri.
Pm: “Faremo appello”
La procura ha già annunciato il ricorso in appello. “Sarà importante leggere le motivazioni della sentenza. Penso che presenteremo appello”, ha dichiarato il pubblico ministero Silvia Baglivo che per i 26 imputati (altri due sono deceduti) aveva richiesto pene dai 7 ai 18 anni. “È importante che ci sia stata comunque una condanna per la violenza sessuale di gruppo. Sono poi stati riconosciuti i reati anche se risultano prescritti. Hanno escluso l’aggravante della riduzione schiavitù. Bisognerà capire bene, l’inquadramento giuridico”.
Fonte: https://www.milanotoday.it/cronaca/psicosetta-cerano-condanne.html