Ritorno all’energia nucleare? Anche la centrale di Latina “disponibile” alla riapertura


Il tema del ritorno al nucleare in Italia è stato rilanciato in maniera decisa durante l’evento “Il nucleare sostenibile: l’Italia riparte”, promosso dalla Lega. Un’occasione che ha visto confrontarsi amministratori delegati dei principali player energetici, rappresentanti delle istituzioni e il ministro Matteo Salvini, chiamato a tirare le conclusioni.

A lasciare il segno, però, è stato Gian Luca Artizzu, amministratore delegato di Sogin, la società pubblica che gestisce la disattivazione degli impianti nucleari italiani. Con dichiarazioni forti e chiare, Artizzu ha aperto ufficialmente alla possibilità di riutilizzare i siti delle centrali esistenti, oggi in fase di smantellamento, come base per una nuova stagione dell’energia nucleare nel nostro Paese.

Borgo Sabotino torna a far discutere

Tra le centrali oggetto del processo di decomissioning, figura anche l’impianto di Latina, situato a Borgo Sabotino, costruito nei primi anni Sessanta e fermato a seguito del referendum del 1987. Da allora, la centrale ha intrapreso un lungo percorso verso la dismissione, culminato con il decreto di disattivazione arrivato nel 2020.

Ma ora, dopo oltre vent’anni di attività per rimuovere, mettere in sicurezza e confinare materiali radioattivi, lo scenario potrebbe cambiare. «I siti sono stati progettati per ospitare centrali nucleari e potrebbero tornare a farlo», ha spiegato Artizzu, sottolineando come queste aree rappresentino una risorsa pronta e controllata per un eventuale ritorno dell’atomo nel mix energetico nazionale.

Nucleare, una scelta tra passato e futuro

«Il primo peccato del nucleare è non farlo lavorare», ha aggiunto Artizzu, facendo riferimento alla centrale di Caorso, che in meno di cinque anni ha prodotto 30 miliardi di kilowattora. «Se fosse ancora attiva, oggi parleremmo del prolungamento della sua attività, come avviene in molti Paesi europei», ha evidenziato.

Il discorso riaccende un tema che per decenni è stato rimosso dalla discussione pubblica: il ruolo dell’energia nucleare nella transizione ecologica e nella sicurezza energetica del Paese. Con l’aggiunta della crisi energetica globale e delle esigenze di decarbonizzazione, il dibattito potrebbe tornare al centro dell’agenda politica.

Un futuro ancora tutto da scrivere

La posizione di Sogin riporta sotto i riflettori anche il sito di Borgo Sabotino, il cui futuro dipenderà ora dalle scelte strategiche del Governo e dal consenso che una nuova stagione del nucleare saprà raccogliere. Tra favorevoli e contrari, l’unica certezza è che il tema dell’energia nucleare in Italia è ufficialmente riaperto.

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Fonte: https://www.dayitalianews.com/ritorno-allenergia-nucleare-anche-la-centrale-di-latina-disponibile-alla-riapertura/

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