Senzatetto, molti aspettano protezione umanitaria



Sono 2.343 i senzatetto a Milano. Sono stati censiti a febbraio del 2024 in strada e nei centri di accoglienza, dove ci sono ancora posti vuoti. Lo ha ricordato Beppe Sala, sindaco di Milano, visitando giovedì il centro di via Sammartini (punto di accesso al sistema di servizi, che nel 2024 ha registrato 8.900 accessi) insieme all’assessore al welfare Lamberto Bertolè. “C’è un numero da chiamare, lo 0288447646, perché tanti cittadini ci scrivono che vogliono dare una mano a chi è per strada”, ha detto Sala: “Noi abbiamo ancora spazi per dare un letto e un pasto caldo. Chi sta in strada lo fa per scelta perché lo spazio c’è. Aiutateli, lo dico ai milanesi, a convincerli a non rimanere in strada soprattutto nei giorni di grande freddo. Una vita salvata è qualcosa di importante”.

Il piano freddo, quest’anno, è partito il 25 novembre e sarà attivo fino all’8 marzo: “È un potenziamento dell’offerta ordinaria che tutto l’anno il Comune offre alle persone senza dimora”, ha detto Bertolé: “In queste prime settimane di piano freddo abbiamo accolto quasi 500 persone, che si aggiungono alle oltre 1.000 accolte tutto l’anno. Di queste persone, tante sono al primo accesso, due terzi delle persone non ha mai fatto accesso al piano freddo e buona parte è di origine straniera, l’88%”.

Persone in attesa di protezione umanitaria

Molte delle persone senzatetto che non hanno mai fatto accesso al piano freddo, sono in attesa di presentare domanda per la protezione umanitaria. Lo ha spiegato sempre l’assessore Bertolé: “I tempi sono lunghi e le persone sono costrette a stare in strada, quindi il piano freddo è un dispositivo salva-vita, una risposta a queste persone”.

Oltre agli 8 centri attualmente aperti, tra qualche giorno ne apriranno altri 2, uno presso il centro anziani di via Cenisio e uno nell’ex scuola Manara di via Fratelli Zoia. Da novembre 500 persone sono state inviate nelle strutture d’accoglienza a partire da novembre. L’84% è maschio, l’88% straniero. Un utente del piano freddo su 10 viene avviato a percorsi di reinclusione e inserito nei centri ordinari, che hanno un totale di circa 1.000 posti: tra questi la Casa Jannacci di viale Ortles.

Grazie ai fondi del Pnrr per 4,3 milioni, infine, il Comune di Milano lavora all’apertura di due stazioni di posta, cioè centri multifunzionali che erogheranno servizi a persone e famiglie molto fragili e appartamenti per l’accoglienza immediata: saranno in via Barabino (estate o autunno del 2025) e in via Aldini (marzo del 2026), mentre gli appartamenti di prima accoglienza saranno in via Mosso.



Fonte: https://www.milanotoday.it/attualita/centri-senzatetto-2025.html

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