“Vogliamo verità, no alla violenza”
Prima un minuto di silenzio e raccoglimento. Poi, al Corvetto domnianto dal freddo e dalla nebbia, è partita la fiaccolata per Ramy Elgami, 19enne morto domenica 24 novembre cadendo dalla moto al termine di un inseguimento dei carabinieri. La fiaccolata è stata organizzata dagli amici del ragazzo, con l’obiettivo di chiedere verità per lui e per l’amico Fares, che guidava la moto e che, nel frattempo, proprio sabato 30 novembre è uscito dal coma. Circa 500 persone hanno preso parte al corteo, partito da piazza Gabrio Rosa e via Mompiani, dove abitava Ramy, fino a via Quaranta angolo via Ripamonti, dove il ragazzo è morto.
Durante la giornata di sabato, intanto, gli amici di Ramy avevano preparato un murale di circa 10 metri in via dei Cinquecento, con il volto del ragazzo e la scritta “Ciao Ramy”. All’inizio della fiaccolata, gli amici hanno chiarito di non accettare nel corteo “chi ha la minima intenzione di far sfociare questa manifestazione in qualcosa di violento”, riferendosi ai disordini avvenuti nei giorni e nelle notti precedenti. E il tutto si è svolto in maniera tranquilla e raccolta, senza incidenti. Solo alcuni fumogeni colorati in testa al corteo, con lo striscione “Verità e giustizia per Ramy e Fares. La morte non è uguale per tutti”.
In silenzio, in particolare, il corteo è transitato in via Mompiani. “Percorreremo questa via tutti quanti in silenzio e il ricordo del nostro amico sarà un momento rispettoso, così come dovrà esserlo tutta la manifestazione”, ha detto uno degli amici del ragazzo prima che la fiaccolata imboccasse la via dove il 19enne viveva coi genitori e il fratello. Poi, verso via Ripamonti, è stato aggiunto un altro striscione in testa: “I nostri quartieri uniti nel vostro dolore”.
Contestata Carmela Rozza del Pd
Attimi concitati soltanto quando qualcuno ha riconosciuto, tra i partecipanti, Carmela Rozza, consigliera regionale del Partito democratico. Gli organizzatori della fiaccolata l’hanno presentata come amica ma, quando ha preso la parola al microfono, sono partite contestazioni e fischi. “Sono qui solo per dirvi che non si possono giudicare i quartieri popolari se non si conoscono”, ha detto Rozza: “I giovani devono avere tutte le opportunità possibili. Le istituzioni devono esservi vicine Potete contare su di me”. A quel punto alcuni dei partecipanti l’hanno interrotta accusandola di fare “campagna elettorale”.
Intanto si è appreso che il 22enne alla guida dello scooter, Fares Bouzidi, si è svegliato dal coma. Fares è ricoverato al San Paolo in gravi condizioni dopo l’incidente in cui Ramy ha perso la vita.
Fonte: https://www.milanotoday.it/cronaca/fiaccolata-ramy-corvetto.html