100 mila al corteo delle donne, tra fumogeni rosa e striscioni contro Meloni


Partenza del corteo da piazza della Repubblica a Roma.

Fumogeni rosa, cori femministi ma anche uno striscione rosso con la scritta “Meloni vattene” e slogan contro il presidente del consiglio: la manifestazione nazionale della rete di associazioni “Non una di meno“, secondo gli organizzatori, ha portato a Roma circa centomila persone. Fin dalle 14, con il corteo partito alle 15:30 circa, in piazza della Repubblica si sono radunate centinaia di persone. Visi colorati di rosa e cartelli di protesta hanno animato la folla. “Basta guerre sui nostri corpi” oppure “Vogliamo essere libere, non coraggiose”: si legge sugli striscioni. Molti i cartelli in difesa del diritto all’aborto e contro la violenza sulle donne di ogni tipo, psicologica, economica e fisica. Tra la folla diverse donne hanno ballato con il viso dipinto dall’alto di una struttura in legno.

Tra i rappresentanti delle istituzioni presenti la consigliera capitolina di Sce, Michela Cicculli, e l’assessora alla Scuola del Comune di Roma, Claudia Pratelli. In testa al corteo le forze dell’ordine. In coda, invece, lo striscione rosso che recitava “Meloni vattene” e che ha creato qualche lieve tensione. Secondo alcune attiviste della rete “Non una di meno” i manifestanti che hanno portato lo striscione contro Giorgia Meloni non sarebbero autorizzati. “Si sono accodati dietro al corteo ma non sono con noi, stiamo cercando di fare da spartiacque per dividerli dalla manifestazione”, ha spiegato una rappresentante dell’organizzazione che ha indetto la manifestazione nazionale.

Due i momenti più significativi della protesta: il primo in via Cavour, poco dopo a partenza, quando le manifestanti hanno sventolato al cielo, provocando un rumore metallico che ha attraversato la strada, mazzi di chiavi: un modo per richiamare l’attenzione sulla violenza domestica. Il secondo è stato il minuto di silenzio in piazza dell’Esquilino in memoria delle donne morte a seguito di una violenza. La musica del corteo si è fermata e in centinaia, in silenzio, si sono seduti sull’asfalto in segno di protesta contro i femminicidi. “I numeri e i nomi che non dimenticheremo sono quelli di tutti: trans, sex worker, povere, senza documenti e senza nome. Per loro saremo in ascolto in ogni città, provincia e paese”, ha detto un’attivista al megafono.

Lungo il percorso della manifestazione è stato deviato il traffico e diverse linee bus, il corteo si è mosso da piazza della Repubblica a Porta San Giovanni, passando per via Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, via dello Statuto, e piazza Vittorio Emanuele.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/roma-100-mila-al-corteo-delle-donne-tra-fumogeni-rosa-e-striscioni-contro-meloni/

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