A Roma arriva il contributo fino a 900 euro al mese sull’affitto per chi è sotto sfratto

Fino a 900 euro al mese, per la locazione di un appartamento, e fino a 500 euro al mese per chi affitta una stanza, ma è a rischio sfratto. I destinatari del provvedimento sono le persone in carico ai servizi sociali a Roma e che hanno un problema abitativo dovuto a motivi diversi, oltre allo sfratto: essere in uscita da situazioni di violenza domestica o da contesti di discriminazione omofoba, persone separate che perdono il diritto all’alloggio, persone senza dimora, neomaggiorenni che terminano il percorso in casa-famiglia. È quanto prevede la delibera di iniziativa consiliare, a prima firma della presidente della commissione Politiche sociali, Nella Converti, e del presidente della commissione Politiche abitative, Yuri Trombetti, esponenti del Partito democratico, approvata oggi dall’Assemblea capitolina con 28 voti favorevoli e un astenuto. Il documento è stato sottoscritto anche dagli altri partiti della maggioranza (Sinistra civica ecologista, Roma futura, Europa verde, Demos, Lista Civica Gualtieri) ed è stato votato favorevolmente anche dalle opposizioni di centrosinistra (Azione, Italia viva e Movimento 5 stelle).
“Questa delibera si inserisce in un percorso più ampio che stiamo facendo sulla casa – ha detto Trombetti -. Lo abbiamo chiamato contributo universale per il welfare, perché serve ad accompagnare le persone, in un momento di difficoltà, verso una soluzione definitiva”. Il presidente ha portato ad esempio gli abitanti del palazzo di Colli Aniene andato a fuoco a giugno del 2023 e che stanno continuando a pagare i mutui delle loro case ma, non potendo rientrare per motivi di sicurezza, hanno dovuto prendere in affitto un alloggio sul mercato privato.
A chi accede al contributo, tuttavia, sarà richiesto di documentare l’iscrizione alle graduatorie per l’accesso a un alloggio di Edilizia residenziale pubblica e di soddisfare alcuni requisiti, tra cui il reddito che dovrà essere pari o inferiore ai 15 mila euro l’anno, per chi è solo, e a 12 mila euro l’anno per i nuclei familiari composti da due o più persone. Si può accedere alla misura a partire dalla prima fase del provvedimento di sfratto e questa può essere attivata anche in presenza di una formula preliminare di accordo di locazione quando la situazione di precarietà abitativa è valutata dal servizio sociale. Saranno tre le forme di sostegno che potranno essere erogate in presenza di un regolare contratto d’affitto. Il primo contributo ha una durata di massimo di cinque anni; il secondo è temporaneo e verrà corrisposto per un tempo massimo di un anno, prorogabile di 12 mesi; il terzo sarà destinato alla ricollocazione e verrà accordato una tantum per consentire alla famiglia di far fronte alle spese di trasloco. Il contributo – che è temporaneo e non sostituisce l’assegnazione di un alloggio Erp o di un’altra forma autonoma di superamento della precarietà abitativa – potrà essere attivato subito, non appena si presentano le difficoltà economiche che possono condurre a una situazione di emergenza.
I potenziali beneficiari saranno presi in carico dai servizi sociali e dovranno documentare: la residenza nel Comune di Roma e l’assenza di proprietà di beni patrimoniali. Per il requisito della cittadinanza sono ammessi oltre agli italiani, i cittadini stranieri anche extracomunitari con permesso di soggiorno e gli apolidi. Un occhio di riguardo è riservato alle donne vittime di violenza: saranno riconosciute sempre come nucleo familiare a se, laddove inserite in percorsi di protezione. Il contributo temporaneo potrà essere erogato straordinariamente, per decisione dei dipartimenti comunali competenti, anche in alcuni specifici casi di emergenza: catastrofi e calamità naturali o derivate dall’attività dell’uomo; sgomberi per motivi di sicurezza disposti dalla competente autorità; rilascio di alloggi a seguito di provvedimenti di sfratto; morosità determinata da una considerevole diminuzione del reddito uguale o superiore al 40 per cento rispetto all’anno precedente e che va certificata sempre tramite documentazione Isee. Il contributo sarà erogato dagli uffici municipali.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Clicca qui e ricevi gli aggiornamenti su WhatsApp
Seguici sui canali social di Nova News su Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram