Allergie, che cosa funziona e che cosa è inutile per prevenirle- Corriere.it


di Elena Meli

Meglio adottare un cane o un gatto per ridurre il rischio di allergie nel primo anno vita?Alcune buone abitudini dalla gravidanza in poi hanno dimostrato di proteggere i bimbi a rischio. Tanti consigli per non hanno fondamento scientifico

Dalle vitamine alla piscina da evitare, dalla riduzione del peso prima della gravidanza al ridurre gli antibiotici nel primo anno di vita, le raccomandazioni per la prevenzione delle allergie sono tante; alcune hanno un fondamento scientifico, per altre non ci sono prove certe. Fare chiarezza necessario, cos per esempio di recente Alessandro Fiocchi, responsabile dell’Unit di Allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Ges di Roma, ha pubblicato una revisione degli studi sul tema dell’impiego di prebiotici e probiotici per la prevenzione delle allergie, una delle strategie spesso raccomandate alle donne in gravidanza e allattamento per ridurre i rischi allergici del bambino.

Supplementi alimentari e cibi

La flora intestinale, il cosiddetto microbiota, ha un ruolo rilevante nello sviluppo delle allergie e per questo l’idea di modularla attraverso probiotici e/o prebiotici stata oggetto di vari studi; la revisione delle ricerche tuttavia dimostra che la strategia pu avere un effetto protettivo solo nei confronti della
dermatite atopica
, ma non per altri tipi di manifestazioni allergiche. L’uso di supplementi o cibi antiallergici stato spesso proposto a scopi preventivi ma come specifica Fiocchi: Gli approcci efficaci sono pochi. L’integrazione di vitamine come la D, la A, la C o l’acido folico per esempio non sembra essere utile, non c’ accordo unanime neppure sull’aggiunta di acidi grassi polinsaturi. Quanto alle modifiche della dieta in gravidanza, stato osservato che non hanno effetti sostanziali sul rischio di allergie del nascituro; accertato, invece, che meglio non dare latte in formula ai neonati in attesa della montata lattea della mamma perch questo aumenta la probabilit di allergie. L’ideale inoltre l’allattamento al seno, ma se il latte materno non c’ bene usare un prodotto in formula parzialmente idrolisato; da evitare invece prodotti derivati da altri animali, dalla soia o dai cereali. In merito allo svezzamento, l’introduzione precoce di alcuni alimenti allergizzanti protettivo soltanto in casi particolari: dare le arachidi presto a bimbi con eczema o allergia all’uovo cotto per esempio diminuisce il rischio di allergia alle arachidi, ma questo non dimostrato in altre condizioni.

Il peso dell’ambiente

A prescindere dalla dieta di gestante e bimbo, c’ invece la certezza che se la mamma non in sovrappeso prima e durante la gravidanza si riduce il rischio di asma nel bambino; altrettanto solidi i dati sull’effetto degli animali domestici sulla probabilit di allergie, che indicano l’opportunit di adottare un cagnolino quando si vuole allargare la famiglia: Avere un cane come animale domestico nel primo anno di vita riduce il rischio di allergie, spiega Fiocchi. Il gatto al contrario aumenta la probabilit, perch ha allergeni pi “aggressivi” e cos un’esposizione precoce aumenta il pericolo di sensibilizzarsi. Quanto a coprimaterassi e copricuscini antiallergici per i neonati, purtroppo se c’ una predisposizione a sviluppare
allergia agli acari della polvere
non servono a molto. L’ambiente conta parecchio nel rischio di allergie e il consiglio degli esperti in merito si potrebbe riassumere con “sporchiamoci le mani”: assodato che vivere in una fattoria dimezza il rischio di allergie e qualcosa di simile si pu ottenere cercando di passare tempo nella natura, venendo a contatto con gli animali e con i batteri che si trovano nel terreno. Questa biodiversit di germi benefica perch “allena” il sistema immunitario e non lo fa deragliare verso le allergie; in questo senso, come specifica Fiocchi: Anche ridurre al minimo l’uso di antibiotici in gravidanza e nei primi dodici mesi di vita diminuisce la probabilit di asma, perch mantiene una flora intestinale ricca. Altrettanto importante evitare per quanto possibile il ricorso al parto cesareo, perch il contatto con i microrganismi del canale vaginale durante il parto naturale protettivo nei confronti di asma e allergie. Tre, poi, sono le regole certe per proteggere i bambini: non esporli al fumo di tabacco e alle muffe, ridurre il pi possibile il contatto con sostanze inquinanti indoor, come i composti organici volatili, o esterni, come lo smog delle strade trafficate. Sono invece da sfatare due credenze diffuse ma false: il cloro delle piscine non aumenta il rischio di allergie, su cui non hanno alcun effetto neppure le creme o gli olii emollienti che molte mamme usano sui neonati. Servono se la pelle secca, ma non sembrano influenzare la probabilit di allergie successive, conclude Fiocchi.

25 marzo 2023 (modifica il 25 marzo 2023 | 07:32)



Fonte: https://www.corriere.it/salute/23_marzo_25/allergie-che-cosa-funziona-che-cosa-inutile-prevenirle-27a1637a-ca13-11ed-8357-dcc01a66d133.shtml

Back to top button