Anarchici, la lunga scia di attentati della FAI- Corriere.it


di Ferruccio Pinotti

L’Italia ha una vasta tradizione di antagonismo militante, ma il gruppo di Cospito si forma nella seconda met degli anni Novanta. Da allora ha continuato a colpire con ordigni e intimidazioni

Il caso Cospito ha sollevato l’attenzione sul mondo anarchico, agli occhi dei pi un fenomeno estinto o comunque anacronistico. Se invece si osserva la realt con maggiore attenzione, sia in Italia che all’estero, si nota come il movimento anarchico abbia in realt radici molto pi profonde e come sia dotato di un suo dinamismo fatto anche di azioni ostili, di atti dinamitardi, di intimidazioni a istituzioni o singole figure di valore simbolico. Proprio l’appannarsi dei partiti di sinistra e delle formazioni riformiste di stampo tradizionale ha anzi paradossalmente rianimato e rafforzato la galassia anarchica, che dispone di una solida rete internazionale su cui contare.

lunga la storia di attentati anarchici compiuti in Italia a partire dagli anni ‘60 (celebri le figure di Pinelli e Valpreda), ma questo filone non mai morto. Dalla seconda met degli anni Novanta, le attivit eversive riconducibili all’anarco-insurrezionalismo hanno conosciuto una nuova recrudescenza, in particolare negli ambienti legati al pensiero di Alfredo Maria Bonanno, che ha sostenuto apertamente le azioni violente nel suo manifesto La gioia armata.

in questo contesto che, in contrasto al pacifismo della Federazione anarchica italiana (Fai), si stacca la Federazione anarchica informale, apertamente favorevole alla lotta armata e responsabile di diversi attentati, che hanno provocato dei feriti. Anche gli anni Duemila hanno visto un movimentismo spesso sottovalutato. Si stima che aderiscano alla Fai almeno 150 persone in Italia dislocate nel nord del Lazio, in Toscana, tra Pisa e Firenze, in Piemonte, a Torino e nel Canavese, e a Milano. Ecco alcuni tra gli episodi pi significativi che hanno riguardato la Federazione anarchica informale.

La sequenza

2003: nel 2003, la Fai rivendic la responsabilit di una campagna dinamitarda che ebbe come obiettivo diverse istituzioni dell’Unione europea, come Europol ed Eurojust . La FAI informale afferm di aver voluto colpire apparati di controllo/repressivi e protagonisti della messinscena democratica che saranno figure e istituzioni cardine del nuovo ordine europeo (tra virgolette il documento di rivendicazione apparso su
anarchaos.org
). Per contrastare la situazione di pericolo, le autorit italiane imposero di bloccare negli uffici postali della regione Emilia-Romagna ogni plico indirizzato a organismi dell’Ue. Dopo l’attentato perpetrato il 21 dicembre 2003, un pacco-bomba contro Romano Prodi, la FAI invi una lettera a un quotidiano sostenendo che essa si opponeva all’Ue (di cui Prodi era al momento presidente della Commissione Europea) rivelando che l’attacco era stato realizzato affinch i maiali sappiano che le manovre contro di loro sono appena all’inizio per serrarsi contro di lui e altri come lui, mentre nel comunicato di rivendicazione dell’attentato proclamava: Non potevamo precluderci il piacere di criticare attivamente il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea che si avvia a concludersi, consapevoli che al di l della retorica ufficiale, le decisioni ratificate in questi mesi saranno foriere di ulteriori pratiche di sfruttamento e di dominio.

2005: un attentato viene realizzato il 2 novembre 2005 mediante invio di un ordigno esplosivo/incendiario al Sindaco pro-tempore di Bologna, Sergio Cofferati, poi rivendicato dalla compagine denominata FAI/Coop Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)

2005: attentato del 24 maggio 2005 effettuato mediante invio di ordigni esplosivo/incendiari al Presidente dell’ente gestore del Centro di Permanenza Temporanea di Modena (Daniele Giovanardi), al Questore pro-tempore di Lecce (Giorgio Manari) ed al Comando della Polizia Municipale di Torino sito in via Saluzzo 26, rivendicati dalla cellula denominata Narodnaja Volja – FAI;

2006: il 2 giugno 2006 due ordigni esplosivi ad alto potenziale dotati di sistemi di attivazione temporizzati sono posizionati nei pressi della Scuola Allievi Carabinieri di Fossano (CN) e poi rivendicati dalla compagine denominata RAT (Rivolta anonima e Tremenda)/FAI. Plichi esplosivi vengono recapitati ad inizio luglio 2006, presso la sede torinese della ditta Coema Edilit, al Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino e al direttore del quotidiano Torino Cronaca, Giuseppe Fossati, poi rivendicati dalla compagine denominata RAT (Rivolta anonima e tremenda)/ FAI.

2007: il 24 marzo 2007 tre ordigni esplodono nel quartiere Crocetta di Torino con lo scopo di colpire le forze di polizia e carabinieri accorsi sul luogo dopo la prima esplosione. L’attentato riesce ma senza provocare feriti.

2010: il 26 marzo 2010 fallisce per l’innesco anticipato di un plico esplosivo un attentato organizzato ai danni della Lega Nord. Le Poste italiane intercettano anche una lettera minatoria contenente un paio di proiettili, indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in cui gli si preannunciava: Farai la fine del topo. Nell’esplosione rimane ferito il postino Pietro De Simone, di 56 anni.

2010: vengono poste in essere azioni contro le ambasciate di Svizzera, Cile e Grecia. Il 23 dicembre 2010, due pacchi esplodono nelle mani degli addetti delle Ambasciate della Svizzera e del Cile in Italia, ferendoli gravemente. Gli attentati sono stati rivendicati dalla Federazione Anarchica Informale, mentre un terzo plico non esplode grazie all’accortezza di un addetto alla corrispondenza dell’ambasciatore di Grecia presso il Quirinale.

2011: il 31 marzo 2011, una lettera bomba esplode negli uffici di Swissnuclear ad Olten (Svizzera) ferendo due donne. Swissnuclear la divisione per l’energia nucleare di Swisselectric (che raggruppa Axpo, Alpiq e BKW). L’attentato stato rivendicato dalla Federazione Anarchica Informale.

2011: il giorno 8 dicembre 2011 un pacco-bomba, spedito dalla FAI per sua esplicita rivendicazione, esplode a Roma, nella sede di Equitalia (l’Agenzia incaricata della riscossione delle imposte) in via Millevoi, nel quartiere Ardeatino e ferisce a una mano e agli occhi il direttore generale Marco Cuccagna. L’attentato viene a iscriversi nel clima venutosi a creare in seguito alle pesanti misure impositive anti-crisi decise dal governo Monti. Un analogo pacco esplosivo viene indirizzato nella stessa giornata al presidente della Deutsche Bank, Josef Ackermann, a Francoforte ma viene intercettato, scongiurando l’esplosione potenzialmente letale. L’azione parimenti rivendicata dalla FA Informale.

2012: L’11 maggio 2012 il Nucleo Olga della Federazione anarchica informale rivendica, dopo una settimana, la gambizzazione perpetrata ai danni di Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare di Genova, accusato di aver favorito il rientro del nucleare in Italia. Per la gambizzazione dell’ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, ci furono numerose rivendicazioni riconducibili a tre piste differenti: quella vetero-brigatista, quella anarco-insurrezionalista e quella commerciale, legata agli interessi dell’azienda nell’Est europeo. Le fonti della sicurezza considerarono attendibile solo quella del Nucleo Olga della Fai. Per l’agguato saranno poi condannati i militanti della Fai Alfredo Cospito e Nicola Gai.

2016: il 6 settembre 2016 la Digos della sezione di Torino ha arrestato sette membri della FAI compiendo un blitz in 10 regioni italiane a seguito dell’attentato a Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare compiuto il 7 maggio 2012.

2017: il 7 dicembre 2017 intorno alle ore 05:30 viene fatto esplodere un ordigno contro la caserma dei carabinieri del quartiere San Giovanni a Roma. Lo scoppio non causa feriti, ma solo un danneggiamento del portone. L’attacco viene rivendicato dalla Federazione Anarchica Informale – Cellula Santiago Maldonado.

2023: Il 12 febbraio a Milano scoppia la rivolta degli anarchici contro la prigionia di Cospito. Cestini, biciclette, motorini, tavolini, sedie e segnaletica stradale gettati in mezzo alla strada, lungo tutto il percorso del corteo non autorizzato. Prese di mira anche le vetrine delle banche e quelle dei negozi devastate e vandalizzate. Circa 200 anarchici danno vita a una manifestazione non autorizzata.

17 febbraio 2023 (modifica il 17 febbraio 2023 | 16:50)



Fonte: https://www.corriere.it/cronache/23_febbraio_17/anarchici-lunga-scia-attentati-fai-1e6f810a-aeb7-11ed-b1a1-f70141d8ba43.shtml

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