Angela Carini abbandona la gara contro la pugile intersessuale Imane Khelif


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Solo 45 secondi sul ring poi la decisione di abbandonare. Si è concluso così il controverso incontro tra l’italiana Angela Carini e l’algerina Imane Khelif, pugile intersessuale.

Nell’evento che rappresenta “i più alti valori dello sport si devono poter garantire la sicurezza di atleti e atlete e il rispetto dell’equa competizione dal punto di vista agonistico” e “per Angela Carini non sarà così” ha scritto ieri in una nota il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “Trovo poco comprensibile che non ci sia un allineamento nei parametri dei valori minimi ormonali a livello internazionale, che includa quindi europei, mondiali e Olimpiadi – ha sottolineato il ministro -. Quello delle atlete e degli atleti transgender è un tema che va ricondotto alla categoria del rispetto in tutte le sue forme, ma dobbiamo distinguere la pratica sportiva dall’agonismo che deve poter consentire di competere ad armi pari, in piena sicurezza. È del tutto evidente che la dimensione dell’identità di genere in ambito agonistico pone il problema delle pari opportunità o delle stesse opportunità; non a caso, tante discipline sportive hanno posto dei vincoli per le atlete e atleti transgender necessari per poter permettere di gareggiare alle stesse condizioni. In questo caso assistiamo a un’interpretazione del concetto di inclusività che non tiene conto di fattori primari e irrinunciabili” ha concluso Abodi.

Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato prima dell’incontro la gara tra e due atlete: “L’Italia non è d’accordo con la decisione del Cio di far partecipare la pugile algerina alle gare femminili. Penso che ad atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debba essere consentito di partecipare a a competizioni femminili. Bisogna stare attenti nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Bisogna poter competere ad armi pari e questa dal mio punto di vista non era una gara ad armi pari” aveva spiegato Meloni.

Parole dure quelle del vicepremier Matteo Salvini che ha dichiarato: “Abbiamo chiesto, come Lega, una informativa al ministro dello Sport. Che un uomo combatta contro una donna mi sembra poco olimpico. Questo la prende a pugni, a botte, non giocano a scacchi”.

Il Comitato olimpico nazionale italiano ieri si è attivato col Comitato Olimpico Internazionale “affinche’ i diritti di tutti gli atleti e le atlete siano conformi alla Carta Olimpica e ai regolamenti sanitari”, si legge in una nota dopo le polemiche per la partecipazione di Khelif esclusa dai Campionati mondiali per livelli troppo alti di testosterone per una donna.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/polemica-alle-olimpiadi-di-parigi-angela-carini-abbandona-la-gara-contro-la-pugile-intersessuale-imane-khelif/

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