Apertura del Punto Unico di Accesso sociosanitario a Riolo Terme e Casola Valsenio: un assistente sociale orienterà gli utenti sui servizi assistenziali

Dal 6 maggio a Riolo Terme e dal 7 maggio a Casola Valsenio sarà attivato il Punto Unico di Accesso sociosanitario (PUA), che avrà sede presso le locali Casa della Comunità (ex-Casa della Salute). Il martedì mattina a Riolo Terme e il mercoledì mattina a Casola Valsenio dalle 8.30 alle 12.30 di ogni settimana un assistente sociale del Comune, si integrerà con il team sanitario con l’obiettivo di garantire un accesso più semplice e immediato alla rete dei servizi sociali e sanitari per i cittadini.
“In linea con quanto stabilito dal DM 77/2022 e dal Piano per la Non Autosufficienza, il PUA rappresenta un modello organizzativo innovativo per l’accesso unitario ai servizi sociosanitari. Il suo obiettivo è offrire una risposta adeguata alla complessità dei bisogni delle persone, in particolare degli anziani e di chi necessita di un supporto integrato tra prestazioni sanitarie e sociali, superando la frammentazione degli interventi” spiegano dall’Unione del Comuni della Romagna Faentina.
L’assistente sociale del Punto Unico di Accesso avrà il compito di orientare i cittadini e i loro familiari sui percorsi assistenziali, fornendo informazioni sulle prestazioni disponibili e sulle modalità di accesso ai servizi. Inoltre, sono organizzati momenti di confronto con i professionisti sanitari operanti presso la Casa della Comunità.
“Il PUA non è solo un punto di accesso fisico, ma un nuovo modello organizzativo basato su un approccio multiprofessionale e orientato all’ascolto delle esigenze del cittadino – proseguono – . Il lavoro in team con l’Infermiere di Famiglia e Comunità, i medici di medicina generale e tutti gli operatori sanitari presenti nella Casa della Comunità rappresenta un’interfaccia strategica tra i Servizi sociali e sanitari, con l’obiettivo di fornire risposte tempestive e integrate ai bisogni della comunità. Il PUA è il primo passo verso un sistema di servizi più vicino ai cittadini e alle loro reali necessità e si inserisce in una strategia più ampia che punta a rafforzare la rete dei servizi territoriali, rendendo la Casa della Comunità un punto di riferimento sempre più centrale per il benessere della popolazione”.