Benedice i fedeli con lo scopino da bagno da una finta Papamobile, denunciato sindaco spagnolo
La giustizia spagnola ha aperto un’indagine nei confronti di Carlos Martinez Minguez, sindaco socialista di Soria denunciato da un collegio di avocati cristiani per aver partecipato alla festa patronale di un municipio a bordo di una sorta di papamobile, con tanto di scopino del wc per benedire gli astanti. Nella denuncia della Fondazione spagnola di avvocati cristiani, riportano i media locali, si parla di una possibile violazione dell’articolo 525, comma 1, del Codice penale, configurando “derisione o vessazione dei sentimenti religiosi”.
NO QUEDA NINGÚN SOCIALISTA DECENTE
Carlos Martínez Mínguez, alcalde cacique psoetarra de Tardelcuende, Soria, participó en las fiestas del municipio subido al techo de un coche como si fuera el camarada Bergoglio, desfilando ante la Guardia Civil pese a la infracción. pic.twitter.com/hPdunvrdLb— Santiago Mariscal (@ATMCRAKS1) August 6, 2024
Un reato che potrebbe essere punito con una reclusione da otto a dodici mesi. I fatti sono quelli della processione in onore alla Vergine del Rosario e di Santo Stefano protomartire, nel municipio di Tardelcuende. Nell’occasione il sindaco Martinez, che i legali ricordano dover essere “rappresentante di tutti i cittadini di Soria”, ha “finto di essere il Papa, mettendosi in cima a un’auto con la bandiera del Vaticano. Ha usato lo scopino del Water, e dopo averlo immerso in un recipiente, lo ha agitato diverse volte verso i presenti simulando il gesto dello spargimento dell’acqua benedetta tra i fedeli”. Ad accrescere il contesto di “beffa” fatta alle autorità religiose, anche il fatto che nella comitiva al seguito del sindaco c’erano anche persone con vestiti che “simili a quello delle guardie svizzere”, altri con “abiti da monaci” e “altri ancora che si facevano passare da vescovi o cardinali”. La presidente degli avvocati cristiani, Polonia Castellanos, ha salutato la decisione del giudice di istruire il caso e avvertito che andrà “fino in fondo perché un sindaco non può attaccare i cristiani in modo gratuito, senza avere conseguenze”. Una battaglia, ha aggiunto, condotta anche contro l’intenzione del governo di Pedro Sanchez, di “depenalizzare” le offese ai sentimenti religiosi.
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