Bodycam sui bus Cotral contro le aggressioni, al via la sperimentazione a Roma e provincia
Sui bus Cotral della Regione Lazio è partita la sperimentazione per l’uso delle bodycam da parte dei controllori durante le attività di verifica dei titoli di viaggio, con il “panic botton”, collegato al numero di emergenza 112 per la geolocalizzazione. Si tratta di uno strumento contro le violenze a danno di personale e passeggeri degli autobus di Roma e provincia, in vista del Giubileo. Le bodycam, attive dal 27 novembre fino al 31 dicembre per la prima fase della sperimentazione, sono delle telecamere “incorporate” alla divisa per riprendere in tempo reale i violenti. Inoltre, i bus di nuova generazione sono dotati di video-sorveglianza collegata in tempo reale con la centrale operativa. Il “panic button” è, infatti, un sistema di allarme silenzioso per consentire l’intervento rapido delle forze dell’ordine: in caso di pericolo il controllore che indossa il dispositivo lancia l’allarme premendo il pulsante. A questo punto sarà la centrale operativa dell’azienda a individuare il mezzo attraverso il sistema gps, per chiedere l’intervento dei soccorsi.
La sperimentazione fa seguito al protocollo d’intesa, firmato in prefettura a Roma dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dal sindaco Roberto Gualtieri, dal prefetto Lamberto Giannini, dai vertici delle aziende del trasporto pubblico locale e dai rappresentanti sindacali di settore. “Come azienda siamo i primi a partire con la sperimentazione delle bodycam dopo la firma del protocollo. La sperimentazione che durerà 2 anni, partirà sul bacino di Roma Ponte Mammolo: verranno date 55 bodycam ai nostri lavoratori, di cui 37 sono donne, a fronte dei 183 operatori verificatori”, spiega ad “Agenzia Nova”, il presidente di Cotral Manolo Cipolla. A livello di risultati, “quello che ci aspettiamo a fine sperimentazione è una grande deterrenza alle aggressioni, un tema che sentiamo a livello nazionale, non solo come Cotral. L’azienda sarà sempre al fianco dei lavoratori, per dare sicurezza ai nostri lavoratori e far viaggiare meglio l’utenza”, conclude Cipolla.
Si parte nei territori più a rischio, dove negli scorsi mesi si sono verificati episodi di violenza nei confronti del personale. I controllori saranno dotati di telecamere a bordo dei bus, sull’asse Tiburtino e su quello Pontino, con particolare attenzione alle squadre dove prestano servizio donne. Nella seconda fase della sperimentazione, che partirà a gennaio, saranno 55 le bodycam da distribuire nei 16 bacini e da assegnare alle 32 squadre operative su tutto il territorio regionale. A inizio turno, il verificatore accede alla piattaforma e prende in carico un dispositivo tra quelli assegnati al proprio bacino. Da quel momento, le immagini eventualmente registrate saranno associate univocamente al suo profilo. Il verificatore non può visualizzare le immagini registrate, né scaricarle. I passeggeri verranno avvisati durante i controlli del titolo di viaggio sul funzionamento della bodycam garantendo il rispetto della privacy. La bodycam è da considerarsi come strumento di deterrenza e deve essere attivata manualmente dall’utilizzatore solo in situazioni specifiche, esclusivamente al fine di garantire la sicurezza di lavoratori e passeggeri.
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