cambiano i criteri per nidi e materne di Roma, si amplia la platea aventi diritto


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Nuovi criteri a Roma per l’accesso agli asili nido e alle scuole materne: dal prossimo anno scolastico le famiglie avranno la possibilità di presentare la domanda presso il Municipio che più risponde alle proprie esigenze, e non per forza presso quello di residenza. Inoltre potranno indicare fino a tre scuole in cui desiderano iscrivere il bambino, invece che soltanto una come avvenuto finora. La possibilità di fare domanda viene estesa anche a chi è domiciliato all’interno del territorio di Roma Capitale e ai soggetti meritevoli di tutela e privi di codice fiscale così come individuati nella direttiva sindacale che riconosce la residenza a coloro che si trovano in condizioni di svantaggio economico e sociale, e vivono in occupazione.

Cambiano anche i criteri di attribuzione dei punteggi, con l’obiettivo di sostenere i giovani genitori impegnati in percorsi scolastici o universitari e favorire l’emancipazione delle donne. Nei nuovi punteggi non verranno più penalizzati i genitori che studiano e verrà ridotta la distanza di punteggio fra le famiglie che hanno entrambi i genitori lavoratori e quelle in cui a lavorare è solo uno dei due. Sarà inoltre ampliata la definizione di lavoratore e lavoratrice: saranno inclusi anche gli autonomi, le partite Iva, i tirocinanti, chi ha borse di studio o di ricerca, e così via. “Un piccolo ma fondamentale tassello della strategia complessiva di promozione dell’occupazione femminile, troppo spesso sacrificata proprio dalle difficoltà di conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro”, spiega l’assessora alla Scuola di Roma, Claudia Pratelli.

I provvedimenti sono contenuti in una delibera di giunta già approvata e che predispone anche l’ampliamento della categoria di utenti che hanno priorità nell’accesso alle scuole comunali, con il riconoscimento di un punteggio dedicato anche nei casi di condizione di detenzione di uno o di entrambi i genitori, altre situazioni familiari individuate dai Comuni, dai consultori, dalle case-famiglia, dalle case rifugio o dai centri antiviolenza e per gli orfani di femminicidio. “Si cambia marcia – osserva l’assessora -. La delibera approvata fotografa, sia nei criteri che nei punteggi, la profonda trasformazione che negli anni ha riguardato il mondo del lavoro e la società tutta. Abbiamo ritenuto importante ampliare le scelte per le famiglie e semplificare le procedure per promuovere e facilitare l’iscrizione nelle scuole dell’infanzia comunali. E poi abbiamo ritenuto necessario prendere parte nel cammino di emancipazione delle donne sostenendo chi è in cerca di occupazione. Perpetrare le modalità consolidate che penalizzavano le famiglie con un genitore inoccupato o disoccupato, infatti, rischiava di condannare i non occupati, quasi sempre le donne, al lavoro di cura. Oggi – conclude Pratelli – con la definizione di nuovi criteri guardiamo il presente e indichiamo il futuro”.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/scuola-cambiano-i-criteri-per-nidi-e-materne-di-roma-si-amplia-la-platea-aventi-diritto/

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