Campione mondiale di poker non dichiara le vincite, a Bologna 1,5 milioni di evasione

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Il comando provinciale della Guardia di finanza di Bologna ha sottoposto a verifica fiscale uno dei migliori giocatori al mondo di poker live che non ha mai dichiarato le proprie vincite, recuperando a tassazione oltre 1,5 milioni di euro di redditi da lavoro autonomo, derivanti dall’attività sportiva svolta in forma abituale e professionale al di fuori dell’Unione Europea.
La crescente affermazione delle discipline sportive professionistiche nel territorio dell’Emilia-Romagna, considerata una delle principali “Sport Valley” italiane, ha portato ad attenzionare il fenomeno del poker sportivo, disciplina che registra a livello globale premi milionari corrisposti ai vincitori dei maggiori tornei internazionali e che trova nel “Texas hold ‘em” la variante di gioco più diffusa, dove risaltano le abilità matematiche, strategiche e psicologiche dei giocatori.
Se da un lato i premi corrisposti da case da gioco autorizzate all’interno dell’Unione Europea non vanno dichiarati, in quanto soggette a ritenuta alla fonte, quelle conseguite al di fuori del territorio comunitario costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito.
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