Carceri minorili, Antigone: «Dopo il decreto Caivano presenze più che raddoppiate»
Se negli undici mesi che vanno dall’ottobre 2022 al settembre 2023, quando è entrato in vigore il cosiddetto “decreto Caivano”, le presenze negli Istituti penali per minorenni sono aumentate di 59 unità, nei successivi undici mesi l’aumento è stato di 129, ovvero più del doppio. E, inoltre, quest’ultimo numero è assolutamente falsato al ribasso: sarebbero ben di più i ragazzi oggi in Ipm se non fosse che il decreto in questione ha permesso il trasferimento al sistema degli adulti di tanti ragazzi che, avendo commesso il reato da minorenni, avevano compiuto la maggiore età. A fare il punto è l’associazione Antigone, in un dossier sul tema pubblicato mercoledì 2 ottobre.
Secondo l’associazione, a raccontare la crescita delle presenze negli Istituti penali è il numero degli ingressi registrati dall’inizio dell’anno. Al 15 settembre 2024, gli ingressi sono stati 889. Nello stesso periodo del 2023 gli ingressi erano stati 764. In un solo anno si è registrata una crescita del 16,4%. Il confronto con gli anni passati rende ancora più evidente il volume della crescita. Dopo il biennio del Covid, il numero degli ingressi in IPM è rapidamente tornato a salire, superando il dato pre-pandemico. L’incremento è evidente sin dal 2022, registrando nell’ultimo anno un tasso di crescita senza precedenti.
Ipm sovraffollati: in 12 su 17 si supera la capienza massima
Le carceri minorili sono alle prese con il sovraffollamento. Complessivamente, i posti in IPM sono 516. A fronte delle 569 presenze di metà settembre, il tasso di affollamento medio è dunque pari al 110%. Non si tratta solo di qualche Istituto particolarmente pieno, ma di una situazione diffusa in tutto il Paese: dei 17 IPM presenti sul territorio, ben 12 ospitano più persone di quelle che dovrebbero. Il più sovraffollato in termini percentuali è l’Ipm di Treviso, con 22 ragazzi per 12 posti regolamentari (tasso di affollamento 183,3%). Seguono il Beccaria di Milano, con 54 ragazzi per una capienza di 37 (145,9%) e l’IPM di Acireale con 22 ragazzi per una capienza di 17 posti (129,41%). Nei 5 Istituti attualmente non sovraffollati, si registra comunque una situazione assai precaria, essendo tutti al limite della capienza. In tutti e cinque basterebbero solo un ingresso in più per superare i posti disponibili.
«Condizioni di detenzione critiche in alcuni istituti»
Presso l’Ipm di Treviso, per far fronte al sovraffollamento, sono state aggiunte brandine e in alcuni casi anche materassi per terra. Sono state predisposte brandine da campeggio anche nelle celle da tre posti dell’Ipm Ferrante Aporti di Torino, dove alcune sezioni sono tuttora inagibili. In condizioni molto critiche versa anche l’Ipm di Milano in cui ai problemi strutturali che ormai da anni caratterizzano l’istituto si sommano alcuni danni recenti. Nelle zone comuni della palazzina che ospita i reclusi minorenni dell’Ipm di Roma manca la luce da tre settimane. Mancano anche i frigoriferi; per ovviare a tale problema spesso i ragazzi riempiono il lavandino d’acqua, vi ripongono cibo o bevande, per farli rimanere freddi. Nella sezione femminile solo da poche settimane è stato installato un condizionatore presso la sala dedicata alle attività. La sala comune all’interno della palazzina dei giovani adulti è attualmente inagibile dopo quanto accaduto con le proteste.
Criminalità minorile: -4,15% i minori denunciati e/o arrestati
Nel report di Antigone viene messo in evidenza che, parlando di criminalità minorile, nel 2023 i ragazzi denunciati e/o arrestati sono diminuiti del 4,15% rispetto al medesimo dato raccolto nel 2022. Distinguendo in base alla nazionalità, si nota come le segnalazioni di minori italiani denunciati e/o arrestati siano diminuite del 2,19%, mentre quelle di minori stranieri si sono ridotte del 5,93%. Analizzando l’andamento a lungo termine, dal 2010 al 2023, si osserva – nei dati relativi ai minorenni arrestati e/o indagati – un trend oscillante ma generalmente costante, senza aumenti esponenziali. Sostanziale conformità nei dati si riscontra nel periodo 2010 – 2012, con un aumento tra il 2013 e il 2015, anno del massimo picco positivo (32.566 segnalazioni). A partire dal 2015, invece, si registra un costante decremento fino al 2020, anno in cui si nota il numero più basso di segnalazioni nel periodo considerato (25.088 segnalazioni), decremento da ricondursi alle restrizioni legate al periodo pandemico. Nel 2021, si è registrato un lieve aumento rispetto al 2020 (28.954 segnalazioni), mentre nel 2022 si rileva un considerevole incremento delle segnalazioni (32.522 minori segnalati). Tuttavia, come detto, nel 2023 si registra una flessione verso il basso, con 31.173 segnalazioni.