«C’è bisogno di rallentare e di allentare la cravatta»- Corriere.it


di Paola Pollo

Giorgio Armani sugli innamorati nello show: «Mi piaceva l’idea di portare in passerella un uomo e una donna che si amano, di rivedere una coppia carina»

Per amore. Un libro con questo titolo, uscito a fine novembre, e ora questo finale di sfilata.

«È una scelta precisa perché si parla di un uomo e di una donna che si amano. Mi piaceva rivedere una coppia carina», risponde Giorgio Armani.

Milano sullo sfondo.

«Una Milano con i vecchi palazzi e quei giardini bellissimi che si intravedono dai portoni. Mi piaceva riportare questa serenità. Mi sono ispirato al mio ufficio, alla mia zona, alle persone che lavorano con me. Un sentimento, la serenità, che tutti dovrebbero ritrovare» .
Come la bellezza di questi ragazzi, sfacciatamente perfetti.

«A chi non piace il bello. Le forzature? Forzare sul brutto, sullo strano, non mi appartiene».
Il ritorno del formale, che non è conservatorismo.

«Puoi mettere qualsiasi cosa, ma quando uno è seduto a un tavolo importante, deve essere importante anche il vestito che porta. Abiti costruiti in un certo modo. A me non piace uno con la camiciaccia che va alle riunioni importanti per decidere il futuro, per esempio del prezzo della benzina».

Concessioni? La cravatta allentata o il doppiopetto con il cappuccio?

«La cravatta allentata perché il secco e il rigido non vanno bene. Sì a un po’ di trasandatezza e di scompiglio».
Parecchi «nudi» in giro: sensualità o fragilità?

«Sensualità per me. Credo anche per molti miei colleghi che su questo gioco ci vivono perché sanno che un petti nudo piace».
I modelli che incedono lenti sulla musica di Einaudi: invito a rallentare?

«Un invito alla dolcezza, specie nei rapporti».

17 gennaio 2023 (modifica il 17 gennaio 2023 | 10:58)



Fonte: https://www.corriere.it/moda/23_gennaio_17/giorgio-armani-c-bisogno-rallentare-allentare-cravatta-20967c6c-95d1-11ed-9d82-799102737236.shtml

Back to top button