conclusa la conferenza dei servizi, il vincolo sul secondo anello scatta il 10 novembre

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Si è conclusa la conferenza dei servizi sulla proposta presentata da Milan e Inter per l’acquisizione (e rifunzionalizzazione) dello stadio Meazza e delle aree circostanti, nonché per la costruzione di un nuovo impianto. Alla riunione hanno preso parte enti come Regione Lombardia, Arpa, Città Metropolitana, Coni e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Milano. Proprio la Soprintendenza ha fornito un elemento centrale per l’intera operazione: il vincolo sul secondo anello dello stadio scatterà il 10 novembre 2025. Nel verbale si legge infatti che “la datazione del compimento dei 70 anni del secondo anello dello stadio Meazza” è fissata al “10 novembre 1955”. Di conseguenza, San Siro sarebbe alienabile, in contrasto con la posizione del Comitato SI Meazza, secondo cui l’impianto non sarebbe vendibile perché i 70 anni sarebbero già maturati quest’anno. La Soprintendenza, inoltre, raccomanda “ai progettisti di tenere in considerazione i vincoli presenti nell’area nel suo complesso, in particolare quelli relativi a edifici storici e aree tutelate limitrofe”, e “suggerisce di evitare volumi edilizi che possano compromettere la visuale pubblica”. In particolare, viene richiesto di riposizionare “l’hotel evitando lo spazio antistante le scuderie De Montel, oggetto di recente ristrutturazione”.
Altro tema affrontato è quello del verde. Secondo la direzione verde e ambiente, il documento progettuale è “ben strutturato”, ma presenta “alcune lacune dal punto di vista quantitativo”. Rilevante, secondo la Direzione, “il fatto che il progetto raggiunge il 52 per cento di superfici verdi, conforme alla delibera comunale n. 28/2023, pur non includendo la creazione di un parco, ma realizzando un’area polifunzionale con inserti di verde naturale”. A tal proposito, “vengono proposte soluzioni progettuali mirate a ottimizzare lo sviluppo del paesaggio in funzione delle caratteristiche del suolo, puntando a recuperare e valorizzare la copertura vegetale: si chiede di migliorare la presenza di verde profondo”. Centrale anche la questione della rifunzionalizzazione del Meazza. Secondo il Comune, “dovrà avvenire successivamente alla messa in esercizio del nuovo Stadio, deve essere garantito il rispetto dei tempi della sua rifunzionalizzazione, anche implementando il cronoprogramma e prevedendo step intermedi relativi alla fase istruttoria e di approvazione del piano attuativo prima della messa in esercizio del nuovo stadio”. Anche Regione Lombardia ha espresso un parere sul documento di fattibilità, evidenziando che, a causa dell’attuale livello progettuale, “mancano alcuni elementi importanti, in particolare uno studio approfondito del traffico. Tale studio è ritenuto tuttavia essenziale per dimensionare correttamente i parcheggi e verificare l’efficacia delle soluzioni proposte, in accordo con l’amministrazione comunale”.
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