Covid: dalla Francia al Giappone, ecco i Paesi che temono la nuova ondata prima di Natale


Lo spettro di una nona ondata da Covid-19 si allunga sulla Francia. E non solo. Secondo i dati di Santé Publique France, venerdì scorso sono stati 48.629 i nuovi casi registrati Oltralpe contro 33.177 casi del venerdì precedente, pari ad un aumento del 46%. Oltre 4.500 i ricoveri degli ultimi sette giorni. «Il famoso Rt, il tasso di riproduzione del Covid, è superiore a 1 da diversi giorni, questo significa che l’incidenza del numero di casi aumenta: siamo all’inizio di una curva più o meno esponenziale», dichiara all’agenzia France Presse il virologo Pascal Crépey, dell’Ecole des hautes études de santé publique. La premier francese, Elisabeth Borne, ha lanciato un «solenne appello» al rispetto delle misure di protezione («indossiamo la mascherina non appena siamo con persone vulnerabili o in zone affollate come i trasporti pubblici») per fare fronte ad una “nuova ondata” di coronavirus. Diversi esperti ritengono che «una nona ondata si sta formando in Francia e più generalmente in Europa, nel sud-est asiatico e in Nordamerica»

Giappone, in arrivo ottava ondata: aumentano contagi

Mentre in Cina si registrano segnali di allentamento delle misure anti-Covid a Guangzhou, il capoluogo del ricco Guangdong, dove negli ultimi giorni si sono registrati nuovi scontri tra residenti e polizia sulle restrizioni draconiane per combattere una ondata di infezioni, si registrano contagi da Covid nuovamente in crescita in Giappone con il Paese che ufficialmente – secondo quanto a dichiarato l’Associazione nazionale dei medici – si confronta con l’ottava ondata del virus. La recrudescenza del coronavirus arriva ancora una volta dopo che il governo giapponese ha avviato un programma di sussidi per i residenti per incentivare il turismo interno, e ha rimosso il limite agli arrivi dei turisti stranieri alle frontiere. Secondo uno studio del Nagoya Institute of Technology, si prevede che a metà gennaio le infezioni in Giappone potrebbero superare il picco raggiunto in agosto, quando si registravano oltre 260mila casi giornalieri.

Fauci: siamo ancora in pandemia, non è finita

Che siamo ancora in piena pandemia, con 300-400 morti al giorno negli Usa, lo conferma Anthony Fauci, il top immunologo che sta lasciando proprio in questi giorni la guida dell’Istituto Nazionale delle malattie infettive Usa. «Possiamo scordarci che sia finita, proprio ora che andiamo verso l’inverno» ha aggiunto, lanciando un forte appello a «fare tutto il possibile per mitigare l’impennata dei casi di covid». «È terribilmente frustrante – ha spiegato – vedere quanto poco la gente si stia vaccinando con il nuovo booster, siamo solo tra l’11-15% della popolazione».

Fiaso, nuovo balzo dei ricoveri in Italia: +19,5% in 7 giorni

In Italia si registra un nuovo balzo dei ricoveri Covid: nell’ultima settimana sono cresciuti del 19,5%. La rilevazione del 29 novembre è stata effettuata tra gli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso. Si tratta della seconda settimana di crescita a due cifre: già nel report del 23 novembre era stato registrato un rialzo del 24%. In particolare aumentano del 20% i pazienti nei reparti Covid ordinari mentre le terapie intensive registrano un aumento più ridotto pari al 9%.

Anche segnali di ottimismo

Ma in Italia ci sono anche elementi per dirsi ottimisti. Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di ricerca di epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-medico di Roma, afferma che il Covid «si sta adattando sempre più a noi», la sottovariante Cerberus è meno contagiosa della Omicron 5, anche se occorre essere sempre pronti nell’eventualità di nuove varianti più temibili di Omicron.



Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/covid-francia-giappone-ecco-paesi-che-temono-nuova-ondata-prima-natale-AE6y1OLC

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