dal Giubileo ai cortei, le sfide del nuovo questore Massucci per la sicurezza della città
Dalla vigilanza nel corso dell’anno del Giubileo, alla sicurezza sugli spalti degli stadi e nelle stazioni, arrivando ai cortei per le strade di Roma. Queste le sfide del nuovo questore della Capitale, Roberto Massucci, che oggi si è insediato negli uffici di via San Vitale. Dopo cinque anni, Massucci, dopo aver diretto le Questure di Livorno e Verona, è tornato a Roma alla guida della Questura della capitale. La cerimonia di insediamento si è svolta alla presenza del Capo della Polizia – direttore generale della pubblica sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, che ha deposto una corona di alloro sulla lapide all’ingresso della Questura in ricordo dei caduti della Polizia. “Torno dopo la mia ultima esperienza da capo di Gabinetto durante il Giubileo straordinario della Misericordia, vivo un momento di emozione, perché si realizza quello che ho sempre considerato il mio sogno professionale”, ha spiegato Massucci.
Il neo questore ha ricordato anche il grande impegno dei poliziotti di Roma nel gestire i grandi eventi di ordine pubblico per garantire la sicurezza della città. “Trovo una realtà sempre complessa che si affaccia col nuovo Giubileo, con tante problematiche che riguarderanno la questura di Roma, ma saremo in campo per affrontare in maniera appropriata questi impegni. Roma deve rispettarsi e farsi rispettare”, ha aggiunto Massucci. Proprio in occasione dell’Anno santo, il questore ha assicurato che “l’attenzione è altissima, anche perché, se è vero che abbiamo fatto un Giubileo straordinario ai tempi dell’Isis, i tempi che stiamo vivendo adesso non sono tanto più sereni. L’allerta del Paese è di livello due, che è quello prima dell’attacco terroristico”. Inoltre, “come tutti i grandi eventi che attivano un flusso di denaro importante, e che attirano interessi a cui la Capitale storicamente non è immune, ovviamente c’è bisogno di attivare la cabina di regia, che era già stata attivata dalle forze dell’ordine, con il coordinamento della prefettura”.
Altra questione affrontata dal responsabile di via San Vitale è quella delle proteste a sostegno della causa palestinese previste per il 5 ottobre. “Ricordo che c’è un divieto, e l’atteggiamento della questura sarà di assoluto rigore perché il divieto va fatto rispettare – ha chiarito il questore Massucci -. Ma allo stesso tempo ci sono spazi di dialogo e di collaborazione per organizzare, in altri tempi e altre modalità, le manifestazioni di libero pensiero come abbiamo sempre fatto. Quindi su questo le porte della Questura sono sempre aperte. Invito le persone a partecipare alle iniziative legali per esprimere il proprio pensiero, farlo in una giornata in cui c’è un divieto significa infrangere la legge”. In vista delle proteste di sabato, inoltre, “abbiamo iniziato da qualche giorno sulla definizione dell’informazione, e ci siamo riservati di analizzare tutto nel tavolo tecnico che faremo il 4 ottobre. Ci stiamo organizzando per pianificare servizi a cerchi concentrici rispetto all’ipotizzato luogo di concentramento, ovvero piazzale ostiense, vicino Piramide”. Questi servizi “inizieranno dai caselli, dalle arterie che conducono al centro di Roma e che diventeranno più stringenti nel luogo annunciato di svolgimento delle iniziative”.
C’è poi il capitolo stazione Termini. “Se lo chiediamo alle persone, queste non sono soddisfatte, quindi bisogna andare avanti con determinazione. C’è bisogno anche di protezione strutturale, la parte di via Giolitti non dà una bella immagine di sé anche dal punto di vista estetico. Ci si può lavorare tutti insieme con la sinergia istituzionale che ci deve contraddistinguere – ha sottolineato il neo questore Massucci -. C’è bisogno di una risposta giudiziaria strutturata, perché si assiste a un fenomeno di degenerazione sociale con persone che sono inclini a delinquere e che si organizzano per mettere in campo una serie di micro azioni di criminalità che diventano un fenomeno di allarme sociale. E su questo si sta lavorando. Per la metropolitana è stato avviato il servizio della Polmetro, con il duplice scopo di fare prevenzione e di implementare la conoscenza dei soggetti, avere una mappatura di coloro che interagiscono nel contesto della stazione ferroviaria e metropolitana che è strumentale a comprendere come avviare una risposta Giudiziaria di tipo convincente”.
Occhi puntati, infine, sulle tifoserie e le curve allo stadio Olimpico della Capitale. “Essere ultrà – ha spiegato- non è un disvalore di per sé, esiste una cornice di legalità all’interno della quale si può essere ultrà e stare in maniera legale nelle curve. Al di fuori di questo non è possibile, quindi i riflettori sulle tifoserie e sullo stadio Olimpico saranno assolutamente accesi per andare a intercettare eventuali situazioni di illegalità”, ha concluso Massucci. L’incontro con la stampa è stato preceduto dalla cerimonia di insediamento, avvenuta nella sede della Questura di Roma, alla quale hanno partecipato diversi esponenti delle istituzioni. Nel corso dell’evento, in particolare, il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha deposto una corona di alloro sulla lapide all’ingresso della Questura in ricordo dei caduti della Polizia. All’evento era presente, tra gli altri, anche il vice capo della polizia Carmine Belfiore, questore di Roma uscente.
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