è il secondo avvertimento non in tempo di vendemmia

Dopo Ravanusa, “tocca” a Naro. E in questo caso il vigneto è stato devastato ancor prima che “nascesse”: le piante erano state innestate poche settimane prima. Ben 250 le piante per uva da mosto rese inutilizzabili, danneggiate nottetempo da uno o più delinquenti. A fare scioccante la scoperta prima e la denuncia ai carabinieri dopo è stato il proprietario del fondo agricolo, un narese cinquantacinquenne. Tutto è accaduto in contrada Pantano, nella Fulgentissima appunto. Il danno è stato quantificato approssimativamente in 5 mila euro.
Tranciati i tiranti di un vigneto di uva Italia, avvertimenti non soltanto in tempo di vendemmia
Tagliati 65 alberi di arancio, imprenditore agricolo nel mirino di un avvertimento
I militari dell’Arma, come da procedura, hanno notiziato il sostituto procuratore di turno di Agrigento e avviato le indagini. Investigazioni che, anche in questo caso, non si preannunciano affatto facili visto che l’ennesimo danneggiamento, che ha il “sapore” di un avvertimento, è avvenuto appunto in aperta campagna. Del caso si sta interessando anche l’associazione regionale antiracket e antiusura “Rete per la Legalità Siciliaaps – SOS Impresa”, con a capo il suo presidente Eugenio Di Francesco, porta avanti un’autentica battaglia per evitare proprio i danneggiamenti dei vigneti che Di Francesco ha già definito “omicidio bianco”.
“Hanno ricominciato da capo e in un periodo vuoto – ha detto, ad AgrigentoNotizie, Eugenio Di Francesco – . Questo deve far riflettere. Non stanno danneggiando i vigneti mentre sono carichi di uva, ma lo stanno facendo prima ed è un segnale di quello che avverrà quest’estate”.
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