Elezioni, il centrodestra prende tutto: bocciati i sindaci uscenti



Su sei sindaci eletti ieri, nella tornata delle amministrative 2024, cinque sono riconducibili direttamente al centrodestra e ai partiti di governo sia a Palermo che a Roma, in alcuni casi con assi politici inediti, anche se nessuno o quasi nessuno ha inserito una “bandiera” nelle proprie liste.

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Il risultato delle urne, sia per quanto riguarda le Europee che per il rinnovo delle amministrazioni locali, consegna infatti l’immagine di un territorio che è ancora saldamente governato da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Democrazia cristiana, con prove di forza locali anche quando lo scontro era “fratricida”. Un esempio è quanto avvenuto a Campobello di Licata, dove due porzioni di centrodestra si sono scontrate (una, collegata a Michele Termini, l’altra, maggioritaria, a Vito Terrana) con una vittoria targata soprattutto Dc in favore dell’oggi nuovo sindaco che l’ha spuntata di circa 200 voti sul candidato Dem – 5 Stelle – De Luca Antonio Pitruzzella ma soprattutto sull’ex sindaco che era supportato tra gli altri da Fratelli d’Italia. Alla fine, come dice il deputato Lillo Pisano, il partito della Meloni può intestarsi un “poker” di 4 candidati su sei – insieme agli altri partiti di centrodestra -.

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Sud chiama Nord, sia in solitaria che in associazione alle altre sigle di opposizione, ha perso negli appuntamenti che “contano” rimediando però un’ottima figura ad esempio a Racalmuto, dove Salvatore Petrotto ha potuto a lungo accarezzare la vittoria, lasciando però poi il campo a Calogero Bongiorno per una manciata di preferenze. A pesare, numeri alla mano, alcuni importanti inserimenti tra i candidati al consiglio comunale ma anche del voto disgiunto a favore di Petrotto.

Pienamente all’area di centrodestra appartiene la candidatura di Liborio Gaziano, che contro molti pronostici ha battuto il sindaco uscente Domenico Gueli, mentre più civico, e sostenuto da un inedito asse bipartisan è Milco Dalacchi a Naro, che raccoglieva nella sua lista civica esponenti di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico, ottenendo alla fine una vittoria di peso su Maria Grazia Brandara. Vittoria del centrodestra anche ad Alessandria della Rocca, con Micciché che ha battuto l’ex segretario cittadino del Pd Montana

Discorso a parte vale per Caltabellotta, dove l’oggi sindaco Marciante è un sindacalista della Cgil senza però ruoli politici nel centrodestra e che, nella propria lista, raccoglieva sensibilità di vario tipo. 

Cresce il popolo di chi non sceglie

Alla chiusura dei seggi, domenica 9 giugno, solo il 45,41% dei 44.080 aventi diritto (circa 20mila persone) si sono recati a votare per le amministrative. Un dato in calo anche rispetto al passato, seppure complessivamente in modo non così rilevante: tranne  picchi di Naro (-3,75%) e Caltabellotta (-2,20%) ovunque il segno meno segue percentuali inferiore all’1%. Ancora più basso ovviamente il dato di chi si è recato a scegliere su base provinciale i propri rappresentanti al Parlamento europeo.

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Fonte: https://www.agrigentonotizie.it/politica/amministrative-2024/elezioni-centrodestra-prende-tutto-risultati.html

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