Faccia da Ligabue, faccia da provincia.
Luciano da 30 anni ci dà la forza di non sentirci diversi o anime perse
“La provincia ha sempre avuto un ruolo secondario nella vita di questa nazione. Provinciale era quasi una offesa e la fuga verso le città una vera liberazione.
Con la fine dei mitici anni ’80 iniziano con molta influenza colorata gli anni ’90. Meno International ma più nostrani sani. Gli idoli sono due provinciali Un pavese ; Max Pezzali e un emiliano che balla sul Mondo.
Le belle da urlo erano le ragazze della porta o babbo accanto di non è la Rai. Non è tempo per noi nel primo album Ligabue mette in risalto la voglia soffocata dei terreni limitrofi al centro.
Il tempo per noi sembrava infinito. La voglia di uscire dalle 4 mura era pronta !
Un moderno Guareschi che portò il cortile nel pianeta. Luciano ha fatto conoscere la provincia “incazzata” , delle birrerie e cantine. I circolini con quartino e carte sul tavolo dove il panino dell’ autogrill dopo una serata a spasso perché la notte è giovane.
Birre e patatine forse un po’ di Lambrusco con il sogno dell’ America. Bisogna calcolare che più dell’ottanta per cento della popolazione italiana vive in piccole realtà dove la novità forse mai arriverà.
Dove la nebbia e il freddo picchiano nelle ossa fino al caldo e afa dove la testa scoppia.
Eppure una voglia di evadere facendo conoscere la realtà piccola esplode in certi gradi artisti
Il loro Universo è il nostro cortile di vita. Un flash mob è il modo più moderno di mettere in mostra un evento.
La provincia ha sempre le novità filtrandole e mettendole in dialetto. Dopo gli anni ’90 ha iniziato a creare realtà da imporre al nazionale e addirittura fuori dai confini.
Faccia da Ligabue è faccia da Luciano; uno di noi.
Uno che ha fatto tutto come noi che non abbiano santi in paradiso e dobbiamo vivere l’inferno e purgatorio fino alla vita eterna. Noi che vogliamo fare ma nessuno ci dà una strada alternativa.
Ma quando il nostro tempo arriva è meritato e non regalato.
Oggi dopo anni di gavetta il buon Ligabue è tutto quello che avrebbe voluto dopo avere fatto tutto e di più. Certe notti sono le nostre notti e nelle sue canzoni resta sempre un pizzico di noi e della vita ai margini della città e metropoli.
Le critiche alla TV che non potevano fare tutti e l’uso del web e dei suoi mezzi per imporre un mondo non più solo. La bellezza del web presa bene è che non ti fa sentire solo. Luciano da 30 anni ci dà la forza di non sentirci diversi o anime perse.
Urlando insieme contro il cielo. Non chiedere mai chi è Ligabue non chiedere mai chi è Luciano
Allunga la mano è lui ci sarà”.
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Fonte: https://ticinonotizie.it/faccia-da-ligabue-faccia-da-provincia/