Faenza Eco-logica contro l’ampliamento della centrale a biometano di Granarolo: assemblea pubblica e critiche sulla PAS


L’associazione Faenza Eco-logica ha accolto con soddisfazione le recenti dichiarazioni dell’amministrazione comunale che sollevano dubbi sulla sostenibilità ambientale della centrale a biometano di Granarolo Faentino, ma avverte: “Non si può abbassare la guardia troppo in fretta, perché la Conferenza dei Servizi avrà l’ultima parola”.

Faenza Eco-logica sottolinea che “gli atti ci sono stati consegnati solo due giorni fa: centinaia di documenti da analizzare in pochissimo tempo e senza possibilità di fare osservazioni puntuali durante la Conferenza dei Servizi. Questo non è rispetto della partecipazione dei cittadini e del loro diritto all’informazione”.

Inoltre, l’associazione critica il mancato coinvolgimento pubblico: “Il Comune, invece di parlare con due o tre cittadini ufficiosamente e senza mostrare documenti scritti (fino a due giorni fa), avrebbe potuto organizzare un’assemblea pubblica tramite il quartiere, per esporre il problema in modo trasparente e documentato. Perché non lo ha fatto?”

Per colmare questa lacuna, Faenza Eco-logica ha organizzato un’assemblea pubblica che si terrà sabato 11 gennaio alle 16.30, presso la sede del quartiere in piazza Manfredi 2, Granarolo Faentino. L’incontro vedrà la partecipazione di esperti, tra cui il biologo Gianni Tamino, membro del comitato scientifico di Isde (Medici per l’Ambiente), e Maria Grazia Bonfante di Salviamo il Paesaggio Cremona. “Invitiamo la cittadinanza, gli amministratori e i delegati Snam a un dibattito pubblico e trasparente”, dichiara l’associazione.

L’associazione denuncia le potenziali criticità del progetto: “L’ampliamento avrà un impatto consistente, non solo per il raddoppio o triplicazione della superficie impermeabilizzata in una zona a rischio alluvioni, ma anche per l’ingresso di 150 tonnellate al giorno di reflui zootecnici e biomassa, trasportate da tir su strade strette e dissestate”. La produzione prevista è di “500 Smc/h di biometano e 1.200 Smc/h di biogas”, con parte del biogas bruciato sul posto e parte trasportato altrove con carri bombolai.

Faenza Eco-logica si chiede: “Come è stato possibile che gli uffici comunali accettassero la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS), che taglia i tempi e impedisce una reale partecipazione dei cittadini, bypassando anche il consiglio comunale? Una procedura alla quale si poteva dire di no, scegliendo la più articolata Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)”.

“Senza parlare delle acque di scarico che finiranno nei fossi, nei limiti di legge ma con un impatto cumulativo tutto da valutare, sommato a quello della zona industriale di Faenza”, aggiunge l’associazione. Faenza Eco-logica richiama l’attenzione sul passato, ricordando che “nel 2011, il Comune di Faenza approvò l’impianto esistente in deroga alla fascia di rispetto del Canale Emiliano-Romagnolo”.

“Ora il sindaco dice di essere contrario all’ampliamento, ma se è così, perché i suoi uffici hanno concesso la famigerata PAS?”, conclude l’associazione, ribadendo la necessità di maggiore trasparenza e coinvolgimento dei cittadini.





Fonte: https://www.ravennanotizie.it/ambiente-salute/2025/01/10/faenza-eco-logica-contro-lampliamento-della-centrale-a-biometano-di-granarolo-assemblea-pubblica-e-critiche-sulla-pas/

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