Fordow danneggiato solo in parte, l’uranio era stato spostato dall’impianto

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L’impianto nucleare iraniano di Fordow ha subito solo danni parziali a seguito dell’attacco statunitense di domenica sera e la situazione nell’area è tornata alla normalità. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale iraniana “Tasnim” citando le autorità locali. “La situazione nella zona circostante è normale, la vita continua come al solito, non c’è nemmeno fumo o segni di incendio. I funzionari provinciali smentiscono le dichiarazioni di Trump sulla distruzione della struttura di Fordow e segnalano solo danni parziali”, riporta l’agenzia. Secondo quanto riferito, non si rilevano contaminazioni chimiche o radioattive nell’area. Inoltre, secondo Hassan Abedini, vicedirettore politico dell’Islamic Republic of Iran Broadcasting (Irib), “l’Iran ha evacuato da tempo i suoi tre siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan, in previsione di un eventuale attacco esterno che potrebbe causare una fuga di radiazioni o minacciare la sicurezza dei civili”.
In una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa “Mehr”, Abedini ha sottolineato come tutto il materiale nucleare sensibile “era stato rimosso dalle strutture per evitare che si verificasse un disastro nucleare”. Gli Stati Uniti hanno colpito tre siti nucleari in Iran – Natanz, Fordow e Isfahan – nel corso di un’operazione notturna ordinata dal presidente Donald Trump. Secondo il capo della Casa Bianca, l’attacco è stato finalizzato a “limitare le capacità nucleari iraniane” e a spingere Teheran ad accettare “di porre fine a questa guerra”. Secondo il Parlamento iraniano, l’evacuazione dell’impianto di Fordow era stata completata prima dell’attacco, il cui impatto sarebbe stato quindi contenuto. L’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran ha dichiarato che Teheran non intende rinunciare allo sviluppo del programma nucleare nonostante i bombardamenti.
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