“Gli ultra burocrati puniti dall’elettorato. Le parole di Bossi sono un caso unico”

La Lega “è sopra il risultato delle politiche di due anni fa, ha superato due milioni di voti. Vannacci, contestato, ha superato da solo mezzo milione di preferenze con record a nord ovest e est. Ringrazio tutti i candidati che hanno corso, con la constatazione nei fatti e non nelle ipotesi, che la scelta nazionale è la scelta del futuro. Il governo ne esce rafforzato. In Europa quasi tutte le sinistra e gli ultra burocrati come Macron e Scholz vengono ampiamente puniti dall’elettorato, noi oggi siamo già al lavoro”. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini, nella sede di via Bellerio, nel corso della conferenza stampa che segue i risultati delle europee.
“Il mio obiettivo era prendere lo zero virgola e l’abbiamo raggiunto nonostante i problemi esterni e non interni. Vannacci è un caso strano: prima era un problema che non prendesse voti, ora che li prende. Ha una visione del mondo in buona parte come la mia”, ha ribadito Salvini. E, rivolgendosi a Umberto Bossi, Salvini lo ha definito “un caso unico e raro, un caso politico per cui un politico interno annuncia che avrebbe votato un altro partito, ma sono fiducioso e determinato. A Bossi ho intitolato anche il libro che ho scritto, sicuramente dovrò ascoltare i militanti”.
Sull’astensione, “quando metà degli italiani non ritiene utile e interessante andare a votare, tutta la politica ha il dovere di pensare al loro modo di lavorare. Se avessimo il 70 per cento di affluenza avrebbe avuto un certo peso, ma aver vinto con 50 per cento di affluenza toglie qualcosa a tutti. Non mi accontento di un’affluenza bassa”.
“Le piazze e le urne chiedono pace e penso che l’ipotesi di bombardare i confini ucraini sono stati bocciati” dagli elettori. Le guide “con gli elmetti hanno perso a Parigi e Berlino, conto che la comunità internazionale lavori con diplomazia per arrivare all’obiettivo di tutti”, ha detto, riferendosi nuovamente alla vittoria schiacciante degli avversari su Macron e Scholz.
“Contano le percentuali in termini di valori assoluti. La Lega è cresciuta? Sì. Ci sono avversari esterni? Uno dei fondatori che a urne aperte ha annunciato di votare un altro partito? Sì. Gli Exit poll ci davano al massimo all’8 per cento, ci svegliamo al 9 per cento ed è una giornata di sole. Storicamente nelle grandi città la Lega fatica, è da sempre più forte nella provincia. Mentre nelle grandi città storicamente soffriamo di più, bisogna capire come recuperare fiducia nelle grandi città”, ha detto Salvini. Sulla preferenza di Ilaria Salis, “quando i cittadini votano hanno sempre ragione. Come è stato legittimo non sta a me commentare quello che hanno scelto i cittadini”.
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