gli Usa accettano la possibilità di rinviare il disarmo e l’espulsione di Hamas

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Gli Stati Uniti hanno accettato la possibilità di “rinviare la decisione di imporre un controllo rigoroso e di disarmo” del movimento islamista palestinese Hamas “fino a dopo l’attuazione di qualsiasi accordo raggiunto per porre fine alla guerra a Gaza”. Lo ha riferito al sito web d’informazione panarabo di proprietà qatariota “Al Araby al Jadeed” una fonte egiziana che ha familiarità con i negoziati in corso per un cessate il fuoco nella Striscia. Secondo la fonte, i rappresentanti dell’amministrazione statunitense coinvolti nei colloqui hanno espresso questo “cambio di rotta” di Washington “durante i continui contatti con i mediatori egiziani negli ultimi due giorni”. Inoltre, ha dichiarato la stessa fonte, i funzionari Usa hanno affermato che “le decisioni di deportare o esiliare i leader del braccio armato di Hamas o i loro combattenti al di fuori della Striscia di Gaza non possono essere attuate a causa di molte considerazioni”, in particolare i “timori” dei Paesi in cui essi potrebbero essere trasferiti e l’elevato numero di miliziani islamisti che verrebbero espulsi. Secondo la parte israeliana, questo numero oscilla tra i 3 mila e i 5 mila. Gli Stati Uniti, in cambio, insistono sul rilascio di tutti gli ostaggi ancora vivi e dei corpi dei detenuti morti ancora nelle mani di Hamas “in una sola volta”, ha proseguito la fonte, secondo cui “la ristretta cerchia vicina al presidente statunitense, Donald Trump, interessata al dossier Gaza si è convinta dell’inutilità della politica perseguita dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, riguardo al rilascio dei detenuti attraverso la pressione militare”.
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