“Il 2023 anno del rilancio, l’offerta turistica dell’Italia non ha eguali”


Il 2023 sarà per il turismo “l’anno del sorpasso” rispetto ai dati del periodo pre-pandemico. Ne è certa il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che in un’intervista ad “Agenzia Nova” ha spiegato che “tutti i dati sino ad ora, e anche quelli sulle future prenotazioni per le festività pasquali e per l’estate, sono in grande crescita”. “Siamo fortunati, c’è voglia di Italia nel mondo”, ha sottolineato, e “la nostra nazione riscuote sempre più successo perché, oltre ad essere bellissima, è anche terra di eccellenze enogastronomiche”. “Abbiamo un’offerta turistica che non ha pari nel mondo, ma dobbiamo imparare a venderla meglio. Siamo belli – ha chiosato in una battuta – ma non siamo così bravi”. Il governo a guida Meloni, ha però assicurato il ministro, “crede moltissimo nel settore” e le “numerose misure per il comparto inserite nella Legge di Bilancio” lo dimostrano. Prima fra tutte la detassazione, “per la prima volta in Italia”, delle mance per i camerieri, una misura fortemente voluta da Santanchè, che ha rimarcato come fossimo “uno dei pochi Paesi occidentali dove i camerieri avevano sulle mance la stessa tassazione del lavoro dipendente”. “Uno scandalo”, ha rimarcato il ministro, “perché la mancia è un premio che viene dato alla persona che fa bene il proprio lavoro” per cui “noi l’abbiamo ridotta al cinque per cento”. Sempre in Legge di Bilancio vi è poi “il fondo per i piccoli Comuni e i piccoli borghi, che sono un’eccellenza della nostra nazione e che subiscono invece uno spopolamento”. “Se li mettessimo al centro dell’offerta turistica – ha chiarito – avremmo anche la possibilità di trattenere i giovani in quei Comuni che sono al di sotto dei cinquemila abitanti”. Un ultimo importante “successo” dell’esecutivo è poi il nuovo incentivo per le strutture ricettive “Fri-tur”, che ha visto la ricezione di “oltre 500 richieste nelle prime 24 ore”: con queste risorse, ha spiegato il ministro, gli alberghi, i parchi tematici, le strutture termali potranno procedere all’ammodernamento e all’efficientamento energetico delle strutture e fornire così, sempre più, “un servizio di qualità”.

Un passaggio importante nel rilancio del settore e non solo sarebbe poi certamente rappresentato dall’Expo 2030 a Roma, una manifestazione che, ha sottolineato Santanchè, avrebbe importanti ricadute non solo sulla capitale e sulla Regione Lazio, ma anche su “tutto il territorio nazionale”, come ha dimostrato il caso di Milano. Per questo, il ministero si sta impegnando “di concerto con il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani”, per raggiungere questo risultato. In questa direzione, ha proseguito il ministro, “sono però importanti tutti gli eventi”, in particolar modo quelli sportivi: “Penso a Milano-Cortina 2026, ma anche alla manifestazione più prestigiosa al mondo per il golf, la Ryder cup, che arriverà a settembre a Roma. E sempre a Roma – ha aggiunto – arriverà quest’anno anche la finale del Giro d’Italia”. Ampliare gli eventi sportivi, ha spiegato Santanchè, è del resto fondamentale per “destagionalizzare” l’offerta turistica, obiettivo che può essere raggiunto anche grazie allo sviluppo del settore fieristico, che ha la peculiarità di avere “un visitatore di target alto”. “Dobbiamo puntare ad avere un turismo di qualità” e in quest’ottica la regola economica vuole che “si aiuti l’alto per far crescere il basso. Questo è lo sforzo e l’ambizione del nostro ministero”. L’esecutivo, ha aggiunto, ha del resto le idee chiare, e mira a far diventare il turismo “la prima industria della nostra nazione”. Sebbene si sia sempre detto che “il turismo era il petrolio del nostro Paese”, vale a dire che l’Italia avrebbe potuto vivere solo di questo, ha rimarcato il ministro, “poi quasi nessun governo è stato consequenziale alle parole”. Basti pensare che “il ministero del Turismo prima era un dipartimento della Presidenza del Consiglio, poi è stato accorpato all’Agricoltura, poi ancora ai Beni culturali”. “Chi ci ha governato – ha concluso Santanchè – non aveva contezza di quanto fosse importante questo settore, sia come volano economico sia in termini occupazionali, perché il turismo vende servizi, quindi non potrà mai prevedere la sostituzione di donne e uomini con macchine o meccanismi di intelligenza artificiale”.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/santanche-a-nova-il-2023-anno-del-rilancio-lofferta-turistica-dellitalia-non-ha-eguali/

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