Il conflitto India-Pakistan ha fatto una vittima eccellente: il cricket
Dal nostro corrispondente
NEW DELHI – Il Board of Control for Cricket in India (Bcci) ha annunciato la sospensione dell’Indian Premier League (Ipl), una delle leghe sportive più ricche e seguite del pianeta, dopo che giovedì sera un match in corso a Dharamsala, non lontano dal confine con il Pakistan, è stato fermato per paura di un attacco con droni.
L’interruzione è stata inizialmente imputata a un malfunzionamento dell’impianto di illuminazione dello stadio, ma in un secondo momento il presidente dell’Ipl ha ammesso che si è trattato di una misura precauzionale per via dell’allerta rossa nel vicino territorio del Jammu. Per l’evacuazione dei giocatori è stato necessario organizzare un treno speciale, dopo che tutti gli aeroporti della zona sono stati chiusi al traffico civile.
Cricket pakistano in esilio
A conferma del fatto che il conflitto in corso è destinato a non aver vincitori, poche ore prima dell’annuncio indiano, i vertici del Pakistan Cricket Board avevano comunicato che le ultime otto partite della Pakistan Super League (Psl), il campionato domestico di cricket, si sarebbero disputate negli Emirati Arabi Uniti. Una decisione presa dopo che giovedì un drone militare indiano era precipitato all’interno dello stadio di Rawalpindi poche ore prima di un match.
India e Pakistan si stanno combattendo con missili, droni e colpi di artiglieria da quando, nella notte tra martedì e mercoledì, le forze armate di New Delhi hanno attaccato una serie di “siti terroristici” in risposta a una strage di turisti avvenuta due settimane prima nella porzione di Kashmir sotto il proprio controllo.
