il Consiglio Affari esteri ribadisce il sostegno all’Ucraina


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L’aggressione russa all’Ucraina è stata di nuovo un tema al centro della discussione nel Consiglio Affari europei tenuto oggi a Bruxelles, che ha deciso di lanciare una missione di assistenza militare europea a Kiev. Secondo quanto ha spiegato l’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, che ha presieduto la giornata di oggi, la missione servirà a sostenere l’Ucraina e a fornire formazione a un massimo di 15 mila membri delle forze armate ucraine. “Mi aspetto che la missione di assistenza e addestramento Ue all’Ucraina sarà operativa entro la fine del mese”, ha dichiarato Borrell nel punto stampa alla fine del Consiglio Affari esteri di Bruxelles. Ha precisato anche che la missione non si svolgerà soltanto in Polonia ma anche nel territorio di altri Paesi membri. “L’Unione europea sarà al fianco dell’Ucraina fino alla sua vittoria e questa sarà basata sui parametri decisi dall’Ucraina”, ha continuato. Sempre sul fronte del sostegno al Paese invaso dalla Federazione Russa, Borrell ha confermato un’assistenza militare per un valore di 8 miliardi di euro. Borrell ha sottolineato che questo sostegno rappresenta solo il 45 per cento di ciò che gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev, ciononostante gli sforzi dell’Ue non devono essere considerati “trascurabili”. L’Ue continuerà a “isolare la Russia a livello internazionale” e ad imporre “misure restrittive” per colpire l’economia russa.

Un’altra decisione significativa presa dal Consiglio è stata quella di aggiungere 29 persone e tre entità all’elenco dei soggetti sottoposti a sanzioni per violazioni di diritti umani in Iran, dopo la morte di Mahsa Amini e la repressione violenta delle manifestazioni di protesta che questo evento ha scatenato nel Paese. “L’Ue condanna fermamente l’inaccettabile repressione violenta dei manifestanti. Siamo al fianco del popolo iraniano e sosteniamo il suo diritto di protestare pacificamente e di esprimere liberamente le proprie richieste e opinioni. Oggi imponiamo ulteriori sanzioni ai responsabili della repressione dei manifestanti iraniani”, ha detto Borrell. Nella lista sono stati inseriti i quattro membri della squadra che ha arrestato Mahsa Amini, i capi provinciali delle Forze dell’ordine iraniane (Lef) e del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (Irgc), nonché il generale di brigata Kiyumars Heidari, comandante delle forze di terra dell’esercito iraniano, per il loro ruolo nella brutale repressione delle proteste. L’Ue ha inserito nella lista anche l’emittente televisiva di Stato iraniana “Press Tv”, come responsabile della produzione e della trasmissione delle confessioni forzate dei detenuti.

Il Consiglio ha deciso inoltre di imporre ulteriori misure restrittive contro la continua minaccia della proliferazione e dell’uso di armi chimiche. I nuovi elenchi riguardano dieci persone e un’entità collegate all’avvelenamento di Aleksej Navalnyj con un agente nervino di tipo Novichok il 20 agosto 2020 e alla produzione di sistemi di lancio di armi chimiche in Siria. Per quanto riguarda il caso Navalnyj, i nuovi elenchi includono operatori e funzionari di alto livello del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ed esperti russi di armi chimiche, mentre per quanto riguarda la Siria, l’Ue ha deciso di sanzionare Mhd Nazier Houranieh & Sons, che fornisce al Centro siriano di studi e ricerche materiali utilizzati per produrre sistemi di lancio di armi chimiche, e i suoi comproprietari. Le misure restrittive contro l’uso e la proliferazione di armi chimiche si applicano ora a un totale di 25 persone e 3 entità. Le persone designate sono soggette a un congelamento dei beni e a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell’Unione europea. Alle persone e alle società europee è inoltre vietato mettere fondi a disposizione delle persone indicate.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/ue-il-consiglio-affari-esteri-ribadisce-il-sostegno-allucraina/

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