il governo chiude un’impresa ferroviaria statale e l’istituto nazionale trasporti
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Il governo dell’Argentina ha decretato la chiusura dell’impresa ferroviaria statale Treni argentini capitale umano (Decahf) e dell’istituto argentino dei trasporti (Iat), nel contesto del programma di riduzione della spesa pubblica. Lo ha reso noto il ministero dei Trasporti, in un comunicato. La Decahf è una delle cinque imprese ferroviarie amministrate dallo Stato e non gestiva il traffico dei treni ma il personale ferroviario. Secondo l’attuale governo “la sua struttura sovradimensionata duplicava i compiti delle altre aziende” e la sua chiusura determina “un risparmio di 43 milioni di dollari all’anno”, come ha affermato il portavoce del governo Manuel Adorni. Con la misura vengono licenziati 1.388 impiegati – quelli rimasti dopo un precedente taglio avvenuto a fine del 2023 – e cancellati 23 incarichi dirigenziali, che in totale costavano al mese tra i 2 e i 4mila dollari ma che “non svolgevano funzioni che giustificavano la loro esistenza”.
“Attraverso questa impresa lo Stato (nel governo precedente) si dedicava a fare opere pubbliche che non erano previste dallo statuto e che servivano a mettere in mostra opere d’arte in alcune stazioni dei treni che non erano nemmeno operative, questo aveva a che fare con le amicizie della politica”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti Morgetta spiegando la decisione. Il ministro ha anche menzionato lo “sperpero” di fondi pubblici in cellulari, auto ufficiali, combustibile e carte di credito a personale che non svolgeva funzioni, e ha parlato di contratti con fornitori esterni, spese in catering e in artisti per eventi “lontani dalla funzione del settore ferroviario”. La chiusura dell’Iat è stata determinata per ragioni simili. L’istituto è stato creato nel 2014 ma, secondo il governo attuale, “non ha mai funzionato né emesso una operazione o preso una decisione”.
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