il governo trova 40 milioni per i gestori- Corriere.it


Risorse una tantum per 40 milioni di euro allo scopo di garantire la sostenibilit degli adeguamenti tecnologici richiesti ai gestori di Spid, affinch il servizio di identit digitale sia fornito con le nuove modalit operative imposte dalla missione 1 (digitalizzazione, innovazione, competitivit) del Pnrr. quanto previsto da un emendamento del governo al decreto Pnrr, in discussione in commissione bilancio al Senato. La relazione spiega che il contributo a ristoro dei costi per l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alla crescente domanda da parte di utenti e service provider pubblici e per garantire l’allineamento costante dei dati comunicati in fase di richiesta delle identit digitali con i dati presenti in Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente, ndr).

Nessun addio (per ora) allo Spid

Il Sistema pubblico di identit digitale (Spid) tornato sotto i riflettori perch nel mese di aprile sono previste le scadenze delle convenzioni con i gestori e si , quindi, ipotizzato — anche a seguito del confronto tra governo, imprese e Assocertificatori (associazione che rappresenta i fornitori che coprono il 95% dei servizi di identit digitale) — che potesse essere giunto il momento di dire addio allo Spid per lavorare a un sistema unico, unendolo alla Carta di identit elettronica (Cie).Le aziende avevano chiesto allo Stato un sostegno di 50 milioni di euro, da dividere tra di loro. Ma, in assenza di un accordo, il rischio era di uno stallo dei servizi. Ma l’approvazione di questo emendamento — che trova finanziamenti per 40 milioni — potrebbe ritardare, se non addirittura accantonare, il suo stop. Lo ha ribadito anche il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti: Lo Spid un patrimonio di cui nessuno vuole fare a meno, quantomeno nell’immediato. Abbiamo raggiunto un accordo con i privati identity provider, che sono il motore del sistema. Riteniamo di dover intervenire razionalizzando l’indentit digitale, riferendoci a un’identit digitale unica, che debba essere necessariamente rilasciata dallo Stato.

Unica identit digitale

Intanto, il passaggio dallo Spid alla Cie prosegue: a partire dal mese di aprile, proprio come soluzione alle scadenze delle convenzioni, sar possibile accedere ai portali online della Pubblica amministrazione con la Carta di identit elettronica, che assimiler le stesse funzioni dello Spid. Non sar pi necessario per gli utenti inquadrare la tessera con l’app CieID dal proprio smartphone, operazione che con alcuni dispositivi creava problemi e rallentava il procedimento di accesso, ma serviranno utente e password per i livelli di sicurezza 1 e 2, oltre a un codice di sicurezza temporaneo per il livello 3 (a questo link il governo fornisce una spiegazione dettagliata). Stiamo utilizzando tutto ci che di positivo stato promosso da Spid e da Cie anche se indispensabile razionalizzare — ha aggiunto il sottosegretario Butti —, anche per essere coerenti con quello che ci viene chiesto a livello europeo. Contiamo di rinnovare l’accordo con i privati per lavorare insieme. L’obiettivo quello di una identit unica digitale.



Fonte: https://www.corriere.it/economia/lavoro/23_aprile_05/spid-resta-per-adesso-governo-trova-40-milioni-gestori-aac01d46-d2d3-11ed-b1de-c931acb2994d.shtml

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