Il «Nassiriya per la Pace» a La Russa, Gasparri, Pigliapoco e Cammarota- Corriere.it


di Redazione Cronache

In memoria della strage di 19 anni fa, premiati, tra gli altri, il presidente del Senato, il suo vice, il carabiniere che ha salvato la vita di una donna dal suicidio e il giudice autore di libri per diffondere la legalità

Diciannove anni fa, diciannove italiani in missione di Pace a Nassiriya perdevano i sogni, le speranze e la vita. In memoria di quel giorno, l’Associazione culturale Elaia organizza il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace, conferito a persone che «si sono distinte nella promozione della pace e nella diffusione della legalità».

Il Nobel Valentini e del Re

Quest’anno, tra i numerosi premiati, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, il viceministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli, e rappresentanti della società civile, militare e religiosa, come il premio Nobel per la Pace 2007 Riccardo Valentini, il comandante generale delle Capitanerie di Porto Nicola Carlone, il generale di Corpo d’armata Andrea Rispoli, il presidente del tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, il rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel Emanuela Claudia del Re, il giudice Lucia Cammarota, il carabiniere Martina Pigliapoco, il docente universitario don Ignazio Iacone.

Rubano: l’Italia più bella

«Ci sono molti premiati perché il nostro obiettivo è raccontare ai ragazzi le storie di queste persone che rappresentano l’Italia più bella — ha detto Vincenzo Rubano, presidente dell’associazione Elaia —. Diceva Paolo VI che i giovani hanno bisogno di insegnanti ma hanno bisogno anche di buoni testimoni».
Nell’anfiteatro del Santuario dell’Annunziata di Licusati, nel Cilento, di fronte a una platea di studenti provenienti da scuole di ogni grado, la narrazione di storie importanti ma anche di storie semplici, come quella di Lucia Cammarota, giudice e autrice di libri per diffondere il valore della legalità, che ha voluto dedicare il suo premio a Falcone, Borsellino e Livatino, o come quella di Martina Pigliapoco, carabiniere, che dopo quattro ore di trattativa ha salvato la vita di una donna dal suicidio. Storie con un valore di fondo: «Fare bene il proprio dovere». Il messaggio è chiaro: così si costruisce la pace, ognuno con il proprio contributo di onestà e di impegno, nella quotidianità.

Tre pietre d’inciampo

La manifestazione, patrocinata dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ha visto la presenza speciale di Zakia Seddiki, vedova dell’ambasciatore Luca Attanasio e presidente ONG Mama Sofia, che ha ricordato: «Questo luogo per me caro, e anche per Luca, è proprio il posto che abbiamo conosciuto grazie al Premio Nassiriya, un legame che è nato e cresciuto, infatti mi trovo ancora qui». Durante l’evento sono state poste tre pietre d’inciampo, dedicate all’ambasciatore italiano Luca Attanasio, al carabiniere Vittorio Iacovacci e al brigadiere Carmine Tripodi.

18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 15:24)



Fonte: https://www.corriere.it/cronache/22_novembre_18/nassiriya-la-pace-la-russa-gasparri-pigliapoco-cammarota-2c76656a-66ba-11ed-a222-843a540a9cec.shtml

Back to top button