Inaugurata a Firenze la mostra Byron Contemporaneo di Giampiero Corelli
Dopo essere nata a Ravenna nei Chiostri Danteschi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la mostra Byron Contemporaneo, prosegue il suo percorso a Firenze, nello storico Palazzo Strozzi ospitata dal Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux presieduto da Riccardo Nencini.
Dopo aver accompagnato studiosi, appassionati e visitatori di tutto il mondo verso l’inaugurazione a Ravenna del Museo Byron e del Risorgimento, la mostra del fotografo ravennate Giampiero Corelli, curata da Daniela Ferrari, curatrice e conservatrice presso il Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, accompagna i primi mesi di vita dei Musei da Firenze, da quella Toscana dove Byron fuggì quando lasciò Ravenna assieme a Teresa Gamba e dove poi la contessina tornò anche successivamente, dopo il matrimonio francese, per i suoi ultimi anni di vita, facendosi tra l’altro seppellire proprio alle porte di Firenze, a Settimello di Calenzano nella Villa di famiglia.
Per presentare la mostra ospitata dal Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux di Firenze sono intervenuti il Presidente del Gabinetto stesso, lo storico e scrittore Riccardo Nencini, Giancarlo Bagnariol, Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, promotrice dei Musei e della stessa mostra, la curatrice Daniela Ferrari, lo scrittore Vincenzo Patanè e l’autore Giampiero Corelli che rivisita l’opera di Byron in chiave attuale, rileggendo frasi e versi con l’attualità dei volti, delle emozioni e delle passioni di oggi.
“A pochi giorni dal compleanno di Byron, che nacque a Londra il 22 gennaio 1788 – ha detto il Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Giancarlo Bagnariol – diamo il via concretamente alla prestigiosa collaborazione tra la nostra Fondazione e il Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux, ripercorrendo la connessione culturale che unisce da sempre Ravenna e Firenze. Una relazione e che noi rinnoviamo già ogni anno con il Festival Dantesco e la stretta collaborazione tra Fondazione da una parte e Accademia della Crusca e Amici dell’Accademia della Crusca dall’altra.”
“Corelli – scrive Daniela Ferrari – raccoglie la sfida di interpretare l’opera di un letterato che ha inanellato a un ritmo sfrenato viaggi, versi, amori, scandali e pubblicazioni, calando la sua poetica nel presente non dimenticando la tradizione e il portato di senso che i suoi scritti – e soprattutto il suo modus vivendi – ci hanno trasmesso, proiettando la sua figura nel contesto del quotidiano”.
“Ogni fotografia – spiega Vincenzo Patanè – è commentata da una citazione byroniana collegata alle immagini da un nesso logico, a volte evidente altre più sottile. Se alcune foto propongono dei riferimenti alla sua permanenza a Ravenna (dal 1819 al 1821), in particolare alla relazione con Teresa Guiccioli, altre sono invece degli scatti sulla realtà contemporanea. Queste ultime, grazie alle citazioni, sottolineano il virtuale fil rouge che lega il poeta romantico, innamorato, giocoso, amante della libertà, della natura e degli animali al mondo moderno, di cui ha saputo preconizzare con acume tanti aspetti”.
“Questo lavoro su ByronContemporaneo – ha detto l’autore Giampiero Corelli – è stato estremamente difficile ma entusiasmante. Lord Byron è un poeta estremamente attuale per contenuti, sensibilità, emozioni, tratti e arte e renderlo in immagine è stata una bellissima sfida. Poter lavorare poi in prospettiva all’apertura di un Museo così importante è stato molto gratificante ed appagante’.
La mostra, costituita da 25 stampe, resterà aperta fino al 26 gennaio, con orari dalle 10 alle 19, ad ingresso gratuito, per poi trasferirsi a Venezia, altra città italiana vissuta da Byron.