Israele sferra una nuova offensiva a Gaza, fonti militari non escludono un’operazione di terra

Le Forze di difesa israeliane (Idf), hanno sferrato nella notte “attacchi di portata estesa” contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, come confermato dalle stesse Idf tramite un messaggio pubblicato sulla piattaforma sociale X. Secondo l’ente radiotelevisivo pubblico israeliano (Ipbc), gli attacchi hanno preso di mira figure di alto livello dell’organizzazione palestinese, inclusi comandanti e funzionari politici. Il bilancio degli attacchi avrebbe già superato le 170 vittime, molte delle quali civili. Un ufficiale anonimo delle Idf citato dai media israeliani ha avvertito che non è esclusa nelle prossime ore una nuova invasione di terra della Striscia: secondo l’ufficiale, l’offensiva iniziata nella notte “proseguirà per tutto il tempo necessario, e si estenderà oltre gli attacchi aerei”, col potenziale ritorno delle forze terrestri israeliane nel territorio di Gaza.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto di aver dato istruzioni alle Forze di difesa israeliane di porre fine al cessate il fuoco che era in vigore da circa due mesi, e di intraprendere “azioni forti” contro Hamas. Netanyahu ha accusato l’organizzazione palestinese di non voler rilasciare gli ostaggi israeliani tuttora sotto sequestro a Gaza a seguito dell’attacco sferrato contro Israele il 7 ottobre 2023, e di non accettare le proposte di Gerusalemme per un cessate il fuoco. “Israele, d’ora in poi, agirà contro Hamas con una forza militare crescente”, si legge in una nota dell’Ufficio del primo ministro israeliano.
Secondo la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, il governo israeliano ha consultato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump prima di riprendere le ostilità a Gaza. “Come chiarito dal presidente Trump, Hamas, gli Houthi, l’Iran – tutti coloro che cercano di terrorizzare non solo Israele ma anche gli Stati Uniti – pagheranno un prezzo, e si scatenerà l’inferno”, ha detto la portavoce ai microfoni dell’emittente televisiva statunitense “Fox News”. “Gli Houthi, Hezbollah, Hamas, l’Iran e i loro agenti terroristici sostenuti dall’Iran farebbero bene a prendere molto sul serio il presidente Trump quando dice di non aver paura di difendere le persone rispettose della legge e di sostenere gli Stati Uniti e il nostro amico e alleato Israele”, ha aggiunto la portavoce.
In una dichiarazione pubblicata sulle piattaforme sociali, Hamas ha puntato l’indice contro il primo ministro israeliano Netanyahu e “l’occupazione nazionalsionista”, accusandoli di “infidi attacchi contro i civili assediati e indifesi di Gaza”. “Netanyahu e il suo governo estremista hanno deciso di annullare l’accordo sul cessate il fuoco, esponendo i prigionieri a Gaza a un destino sconosciuto”, si legge nella dichiarazione di Hamas, che fa riferimento agli ostaggi israeliani tuttora nelle mani dell’organizzazione palestinese. Hamas ha chiesto ai mediatori del cessate il fuoco di ritenere Israele responsabile della ripresa delle ostilità, alla Lega Araba e all’Organizzazione della cooperazione islamica di sostenere i palestinesi nel “rompere l’ingiusto assedio imposto alla Striscia”, e al Consiglio di sicurezza dell’Onu di convocare una riunione urgente e adottare una risoluzione che obblighi Israele a “fermare la sua aggressione”. In una nota, anche la Jihad islamica palestinese ha puntato l’indice contro Israele, accusando Gerusalemme di “sabotare deliberatamente” il cessate il fuoco a Gaza e di voler proseguire la sua “guerra di sterminio” dei palestinesi.