«La Corte dei conti sia costruttiva»- Corriere.it


Punto per punto. Il ministro Raffale Fitto non apprezza le osservazioni della Corte dei conti sui ritardi del Pnrr e ribatte ai rilievi dei magistrati contabili, ricordando che Serve un approccio costruttivo da parte di tutti, affinch i progetti si realizzino e si rendicontino in modo adeguato. A innescare l’intervento del ministro per gli Affari europei, a cui fa capo la gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono i dati contenuti nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2023. Dall’analisi della Corte dei conti emerge che finora sono stati spesi 25,7 miliardi di euro (nel 2023 soltanto 1,2 miliardi, il resto nel 2022), con un avanzamento del Piano pari al 13,4% del plafond disponibile (191,5 miliardi). La magistratura contabile ha constato una vischiosit di attuazione e segnalato che tre missioni del Pnrr (digitalizzazione, transizione energetica e infrastrutture) registrano stati di avanzamento pari al 16%, mentre nel caso delle missioni 4 e 5 (istruzione e inclusione) la progressione del Piano ferma al 5%, nel caso della missione 6 (salute) l’avanzamento dei programmi di spesa fermo all’1%. Un quadro che Fitto, in vista della cabina di regia fissata a Palazzo Chigi il 31 maggio per l’approvazione della relazione semestrale sul Pnrr, contesta radicalmente, alimentando cos un nuovo scontro con la Corte dei conti.

Rapporto fuorviante

In merito alle cifre il ministro attacca e spiega che il rapporto della Corte dei conti fuorviante:Nel corso del 2021-2022 le spese sostenute sono riferite principalmente alle rendicontazioni di progetti in essere, quindi precedenti alla nascita del Piano, e inseriti nel Pnrr. In particolare alle misure automatiche di incentivazione fiscale, quali il superbonus e il credito di imposta 4.0., poi aggiunge che per le spese del 2023 l’effettiva rendicontazione subordinata all’avvio dei lavori dei circa 110 miliardi di opere pubbliche che, secondo i cronoprogrammi del Pnrr, inizier nel corso del 2023. Pertanto — fa notare Fitto — solo dopo l’avvio dei lavori sar possibile rendicontare gli stati di avanzamento e quindi si verificher un conseguente aumento della spesa effettivamente sostenuta. Il ministro per va oltre la contestazione dei dati forniti dai magistrati contabili, attaccando direttamente la Corte dei conti e invitando l’organo presieduto da Guido Carlino a a cambiare registro. Sarebbe auspicabile un approccio costruttivo della Corte dei Conti che potrebbe supportare tutti i soggetti attuatori nella fase di rendicontazione, di campionamento, e di verifica del raggiungimento dei risultati, elaborando format, sistemi di autocontrollo che semplificherebbero i compiti dei singoli soggetti attuatori. In tal senso – fa notare Fitto — i controlli non si sovrapporrebbero e il sistema sarebbe in grado di rispondere pi efficacemente alle richieste europee. Lavorare insieme, lavorare costruttivamente, lavorare bene. Un messaggio poco conciliante, insomma, che certifica l’ennesima frizione tra il ministro degli Affari europei e la magistratura contabile. Un rapporto difficile come emerso gi lo scorso mese di marzo in occasione della lunga relazione della Corte sullo stato di attuazione del Pnrr, che sanciva le difficolt italiane a fare fronte alle scadenze necessarie ad accedere alle rate del Piano.

Uno scontro in corso da tempo

Non pi tardi di quattro settimane fa un ulteriore scontro con la stoccata del ministro per dire ai magistrati che non tocca a loro valutare il raggiungimento degli obiettivi e delle milestone europee. Certo che la tensione tra la magistratura contabile e Fitto alimenta le proteste delle opposizioni. inaccettabile che il Governo ogni volta che riceve una critica da un’autorit indipendente, da un ufficio studi ed ora dalla magistratura contabile, reagisca con una pericolosa intolleranza. Anche oggi (ieri, ndr) il ministro Fitto anzich prendere atto del caos, delle ambiguit e dei ritardi accumulati sul Pnrr, se la prende con la Corte dei Conti, rea di aver criticato i ritardi con cui il governo sta portando avanti l’attuazione dei progetti, osserva il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.

Gravissimo l’affondo del ministro

A prendersela con Fitto anche il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. gravissimo l’affondo del ministro contro la Corte dei Conti, solo perch questa ha evidenziato i ritardi nell’attuazione del Pnrr e i soldi non spesi. Il ministro chiede — di fatto — una subordinazione di un organo indipendente di controllo dello Stato ai voleri del governo. Questa sua visione dello Stato l’anticamera dell’autoritarismo: il passo breve.



Fonte: https://www.corriere.it/economia/aziende/23_maggio_27/ira-fitto-le-osservazioni-ritardi-pnrr-la-corte-conti-sia-costruttiva-2055b900-fcb7-11ed-80ca-38d137f12c45.shtml

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