L’aggressore di Termini respinge le accuse ma resta in stato di fermo


Tuta nera, cappellino in testa e scarpe rosso fuoco. La faccia stanca e un’aria disorientata. È così che Aleksander Mateusz Chomiak è apparso a Filippo Consoli e Nicoletta Piccoli, marito e moglie carabinieri che hanno riconosciuto a bordo di un treno diretto a Brescia il presunto aggressore della 24enne israeliana accoltellata la sera del 31 dicembre nello scalo ferroviario della stazione Termini di Roma. Chomiak ha respinto le accuse ma è stato confermato lo stato di fermo.

Stazione di Milano Centrale, treno 2675 in partenza per Brescia alle 17:50. Consoli e Piccoli, salgono sul vagone e si trovano davanti Chomiak. “Quando siamo saliti lui era già seduto tranquillo come un qualsiasi passeggero”, hanno spiegato. “L’identificazione è stata facilitata dal fatto che c’eravamo solo noi e lui nel vagone. Lo abbiamo notato al piano superiore del convoglio, non si era cambiato i vestiti e questo ci ha permesso di identificarlo. Abbiamo visto le scarpe rosso fuoco, il cappellino da baseball marchiato Nike. Era vestito di nero”, hanno aggiunto.

Le ricerche del 24enne polacco, in Italia senza fissa dimora, sono scattate subito dopo l’aggressione, facilitate dalla diffusione di un video delle telecamere di sorveglianza. E hanno riacceso l’attenzione sulla sicurezza nelle stazioni. Il video – in cui però Chomiak non si è riconosciuto, respingendo le accuse – ritrae un giovane mentre sferra diverse coltellate alla giovane turista israeliana, Abigail Dresner, intenta a consultare una biglietteria elettronica nella stazione ferroviaria della Capitale. “Quando saliamo sul treno di solito mi qualifico al controllore, che in quel momento era presente sul vagone. Quando lui mi ha vista tirare fuori il tesserino, ha capito che eravamo forze dell’ordine, ha preso le sue buste ed è sceso subito”, hanno proseguito i due carabinieri di Milano, rispettivamente di 36 e 37 anni. “Abbiamo subito pensato a come fermarlo in totale sicurezza per noi e per i numerosi passeggeri presenti nella stazione. Io ho cercato di seguirlo senza destare sospetti – ha detto Consoli – e mia moglie è andata ad allertare la Polfer”. All’altezza del binario 12, poi, il 24enne è stato fermato. “Quando era già ammanettato gli ho mostrato la sua foto dal cellulare e lui ha annuito – ha sottolineato Consoli -. È stato estremamente collaborativo e accondiscendente a ogni nostra richiesta”.

Dopo il fermo il Gip del tribunale di Milano ha convalidato l’arresto del 24enne e la misura cautelare in carcere, come richiesto dal pm. L’altro ieri nei circa 25 minuti di interrogatorio, Chomiak ha detto “di essere partito in treno il primo gennaio da Roma, ma di non essere stato lui ad accoltellare la ragazza. Ha confermato che era diretto a Brescia”, ha spiegato l’avvocato Francesca Rena del foro di Milano, legale del giovane indagato. Nella sua sacca sono stati trovati due coltelli “ma sono coltelli da cucina – ha specificato l’avvocato – del genere che un senza tetto adopera per la vita da strada”.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/roma-aggressore-di-termini-respinge-le-accuse-ma-resta-in-stato-di-fermo/

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