lanciate iniziative a sostegno di vari progetti nella conferenza sugli investimenti
Sono state lanciate numerose iniziative di investimento a sostegno di vari progetti nei settori dell’energia da fonti rinnovabili, della sanità e della tecnologia, durante l’ottava edizione della Future Investment Initiative (Fii), tenuta a Riad dal 29 ottobre fino a ieri. Lo riferisce l’agenzia di stampa saudita “Spa”, spiegando che la conferenza si è conclusa con il tema “Infinite Horizons: Investing Today, Shaping Tomorrow”. All’evento hanno partecipato leader globali, investitori e innovatori, che hanno discusso vari argomenti e presentato diverse iniziative. Secondo quanto reso noto da “Spa”, l’amministratore delegato della Fii, Richard Attias, ha sottolineato il ruolo dell’evento nell’”abbattere i confini tradizionali ed espandere il potenziale dei risultati umani” e l’importanza di “affrontare priorità globali urgenti come la governance, la sanità e il costo della vita”.
Le sessioni della conferenza hanno esplorato il concetto di “megaregioni” (grandi zone economiche interconnesse) come nuovi centri di opportunità. Gli esperti hanno anche parlato del potere di trasformazione dell’intelligenza artificiale (Ia), che si prevede contribuirà all’economia globale per 13 mila miliardi di dollari entro il 2030. Durante la Future Investment Initiative, inoltre, sono state lanciate: un’iniziativa globale per abilitare l’intelligenza artificiale nei mercati emergenti; e l’Ocean Central, una piattaforma digitale sviluppata da Wave e alimentata dall’Fii Institute, che raccoglie dati e fornisce una visione chiara della salute degli oceani. Infine, l’Fii Institute ha pubblicato diversi rapporti, tra cui “Fii Priority Compass” e “Global Future of Work Compass”, con indicazioni su tendenze e sfide globali.
Nel corso della conferenza di tre giorni a Riad, è stato annunciato che il fondo sovrano saudita (Pif) ha in programma di tagliare il suo portafoglio di attività estere e concentrarsi maggiormente sul mercato nazionale nel tentativo di affermare il Regno come hub globale dell’intelligenza artificiale. Secondo quanto dichiarato dal governatore del Pif, Yasir al Rumayyan, il fondo sovrano, con 930 miliardi di dollari di asset in gestione, prevede di ridurre il suo portafoglio estero di circa un terzo, poiché “c’è un grande cambiamento di paradigma nel modo in cui il Pif sta impiegando gli investimenti”. Durante la Fii, il Pif saudita e la multinazionale canadese Brookfield Asset Management hanno siglato un memorandum d’intesa non vincolante per far sì che il fondo sovrano diventi un anchor investor strategico in Brookfield Middle East Partners, nuovo fondo di private equity da 2 miliardi di dollari. In base all’accordo, metà degli investimenti di Brookfield Middle East Partners saranno destinati al Regno e a società internazionali che cercano di espandersi nel mercato locale, ha riferito il Pif.
Infine, durante la conferenza sugli investimenti, la società saudita Acwa Power ha siglato quattro accordi per un valore totale di 1,78 miliardi di dollari, che riguardano finanziamenti aziendali, progetti di energia da fonti rinnovabili e partnership di ricerca in tutto il Consiglio di cooperazione del Golfo, in Cina, in Asia Centrale e in Nord Africa. Il primo accordo è un contratto quadro da 690 milioni di dollari con la National Bank of Kuwait per finanziamenti aziendali generali, a sostegno del piano di progetti di Acwa Power in Arabia Saudita, Kuwait e altri mercati target. Inoltre, Acwa Power ha ottenuto dall’International Finance Corporation un finanziamento conforme alla shari’a (il complesso di regole di vita e comportamento dettato da Allah per la condotta morale, religiosa e giuridica dei fedeli) da 240 milioni di dollari per due progetti solari in Uzbekistan. L’azienda saudita ha anche siglato un accordo con Gotion Power Marocco per sviluppare un impianto eolico da 500 megawatt che incorporerà un sistema di accumulo di energia a batteria da 2 mila megawattora. L’investimento iniziale per il progetto è di 800 milioni di dollari. Infine, Acwa Power ha siglato un accordo da 54 milioni di dollari con l’ufficio amministrativo di Lujiazui, in Cina, per la creazione di un centro di ricerca e sviluppo a Shanghai.
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