L’arte che regala benessere. Gli studenti del Liceo artistico impegnati in un progetto di umanizzazione delle cure all’ospedale di Faenza
Nel presidio ospedaliero di Faenza è in corso la realizzazione delle opere artistiche che caratterizzano “l’Arte che regala benessere”, il progetto quinquennale di umanizzazione delle cure che intende fondere arte e cura, trasformando in parte l’esperienza ospedaliera: la Direzione Medica – Infermieristica del presidio ha ritenuto prioritario intervenire sulla “percezione degli spazi” per “alleggerire” i momenti trascorsi in ospedale, obiettivo raggiunto grazie alle azioni di pittura collettiva curate dagli studenti del Liceo Artistico Torricelli-Ballardini, coordinate e supervisionate dai loro professori.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti approfondito il tema relativo agli effetti delle arti sulla salute e sul benessere, nel trattato “What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review”2: i risultati di oltre 3000 studi hanno identificato un ruolo importante per le arti nella prevenzione e promozione della salute, ma anche nella gestione e nel trattamento delle malattie nel corso della vita. Nel complesso, i risultati dimostrano che l’arte ha un potenziale impatto sulla salute, sia mentale che fisica. È diffusa la teoria che mette la salute psicofisica in stretta relazione alla cultura ed in particolare all’arte, tanto che anche solo guardare un’opera d’arte favorirebbe il rilascio nel corpo della dopamina, il neurotrasmettitore che regola l’umore – spiegano dall’AUSL Romagna.
“Nelle sale di attesa le persone tendono a concentrarsi sul motivo della loro presenza in ospedale: questi ambienti risultano spesso luoghi impersonali e la neutralità del locale può riflettere l’ansia dell’individuo nei confronti della malattia, accentuandone la solitudine. La bellezza dell’arte ha il potere di influire positivamente sul benessere psicologico e sul recupero fisico dei pazienti, un concetto che trova sempre più riscontri nelle ricerche scientifiche – proseguono -. Il luogo d’attesa deve essere quindi pensato come uno spazio pieno di significati e di idee, ricco ed articolato che, pur garantendo la possibilità di privacy e di raccoglimento in sé stessi, contenga elementi che distraggano in modo congruo dall’ansia ed interrompano la lunghezza e la monotonia dell’attesa. L’insieme di questi microhabitat forniscono un supporto ai pazienti/utenti, assecondando le persone nelle loro differenti necessità emotive – psicologiche”.
Nell’ambito di questo progetto, si è svolta questa mattina nel Presidio Ospedaliero di Faenza, una breve cerimonia, per la inaugurazione delle opere realizzate dai ragazzi del Liceo Artistico Torricelli Ballardini, dal 2022 ad oggi, nelle sale di attesa oggetto di intervento.
Nello specifico: Polo endoscopico (ideatore del progetto grafico LINDA FIORENTINI); Blocco parto (ideatore del progetto grafico ELSA KAKIA); Ambulatori afferenti al Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) e Terapia Intensiva (ideatore del progetto grafico DANIEL DALMONTE)
Alla cerimonia erano presenti il Sindaco di Faenza – Massimo Isola, il Direttore del Presidio Ospedaliero – Dott. Davide Tellarini, la Responsabile Organizzativa del Presidio afferente alla Direzione Infermieristica – Dott.ssa Anna Lusa, i professori Laura Dalmonte, Sonia Marchiani (che hanno portato i saluti della Dirigente Scolastica del Liceo Artistico Paola Falconi), nonché gli “artisti”, ovvero i ragazzi del Liceo Artistico Torricelli Ballardini.
Presenti in rappresentanza delle unità operative coinvolte il personale sanitario: per Endoscopia Digestiva, il dott. Antonio Salzetta e la coord Milena Cimatti; per Ostetricia la coord Cristina Marzari; per ambulatori CDCD il dott. Stefano Boni e coord Michela Mengozzi; per terapia intensiva la dott.ssa Elena Bigi.