“L’attacco alla mia famiglia non cambia la posizione di Hamas sulla tregua”

Il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che Israele “si illude se pensa che colpire la mia famiglia cambierà la posizione” del movimento islamista palestinese sull’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo si apprende da una dichiarazione rilasciata dallo stesso Haniyeh in seguito alla morte di dieci suoi famigliari, tra cui la sorella, in un attacco israeliano a Gaza City. Questa mattina, Hamas ha riferito che un attacco aereo israeliano ha ucciso dieci membri della famiglia di Haniyeh nel campo profughi di Shati, nel nord di Gaza. Lo scorso aprile, un raid israeliano aveva già ucciso tre dei figli di Haniyeh, insieme a quattro nipoti.

Nella dichiarazione odierna, Haniyeh ha anche affermato che qualsiasi proposta di cessate il fuoco che non garantisca la fine dell’offensiva di Israele a Gaza “non è un accordo”. “Il movimento ha fornito tutta la flessibilità possibile e ha accettato senza esitazione tutti le idee che sono state proposte, a condizione che il risultato sia la cessazione dei crimini, la fine dell’aggressione e il ritiro completo dalla Striscia di Gaza”, ha aggiunto il leader.

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