L’esercito israeliano conferma l’uccisione di Deif, il capo dell’ala militare di Hamas

Le Forze di difesa israeliane (Idf) confermano l’uccisione di Mohammed Deif, il comandante dell’ala militare del movimento islamista palestinese Hamas, nel bombardamento avvenuto il 13 luglio scorso a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce un comunicato stampa delle Idf, secondo cui “Deif ha avviato, pianificato ed eseguito il massacro del 7 ottobre, in cui 1.200 persone sono state uccise nel sud di Israele e 251 ostaggi sono stati rapiti nella Striscia di Gaza”. “Seguendo le precise informazioni di intelligence delle Idf e dell’intelligence, i caccia da combattimento dell’Aeronautica hanno condotto un attacco preciso e mirato su un complesso in cui si trovavano Mohammed Deif e Rafa’a Salameh, il comandante della brigata Khan Yunis di Hamas. L’eliminazione di Rafa’a Salameh è stata confermata diverse settimane fa. Durante l’attacco sono stati eliminati anche altri terroristi”, prosegue la nota. Nel corso degli anni, “Deif ha diretto, pianificato e portato a termine numerosi attacchi terroristici contro lo Stato di Israele. Deif ha operato fianco al fianco di Yahya Sinwar e, durante la guerra, ha comandato l’attività terroristica di Hamas nella Striscia di Gaza impartendo ordini e istruzioni ai membri senior dell’ala militare di Hamas”, fa sapere l’esercito. Inoltre, “Deif si è unito all’organizzazione terroristica di Hamas durante la prima Intifada. Ha pianificato e diretto numerosi attacchi terroristici e l’accumulo di forze di Hamas in Cisgiordania ed è stato responsabile di attacchi suicidi contro civili israeliani”.

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