L’inchiesta sui contachilometri taroccati per truffare i clienti: dissequestrate 100 vetture

Sequestro annullato e restituzione di oltre 100 autovetture, per un valore commerciale di circa mezzo milione di euro, al titolare dell’attività di rivendita di Canicattì. Queste le decisioni dei giudici del tribunale del riesame di Agrigento, presieduto da Alfonso Malato, nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza l’esistenza di una “banda” che vendeva vetture col contachilometri “taroccato”, per scalare “l’anzianità” e alterare il valore di mercato.
I giudici, ai quali si sono rivolti i difensori, gli avvocati Calogero Meli, Giuseppe Barba e Raffaele Barra, hanno annullato il provvedimento del pubblico ministero Elettra Consoli nei confronti di un commerciante che, comunque, non risulta indagato.
L’operazione, eseguita dalla guardia di finanza, è scattata il 12 luglio. Ai domiciliari sono finiti i fratelli Alfonso e Salvatore Mattina, 48 e 44 anni: per quest’ultimo la misura, nei giorni scorsi, è stata confermata mentre per il 48enne la misura è stata sostituita con l’obbligo di dimora. Manila Mattina, figlia di Salvatore, ha ottenuto, sempre in precedenza, la sostituzione dell’obbligo di dimora con l’obbligo di firma.
L’inchiesta sulle auto taroccate approda al riesame: confermata l’associazione a delinquere
Si attendeva solo l’esito dell’istanza di riesame dell’avvocato Calogero Lo Giudice che aveva chiesto l’annullamento del provvedimento restrittivo nei confronti del 42enne Gioachino Lo Giudice, destinatario di un’ordinanza che gli impone la dimora nel centro urbano di Canicattì. I giudici del tribunale del riesame di Palermo, escludendo il ruolo di “organizzatore” dell’associazione, hanno disposto nei suoi confronti il solo obbligo di firma.
“Vendevano macchine usate con i chilometri scalati”: 4 misure cautelari e 3 autosaloni sequestrati
Le accuse contestate sono di associazione a delinquere, falso e truffa. Il presunto sodalizio, in particolare, avrebbe “taroccato” i contachilometri delle vetture in modo da fare lievitare il prezzo. Un “trucco” che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato realizzato almeno un centinaio di volte e avrebbe fruttato un giro di affari illegale di oltre 700 mila euro.
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Fonte: https://www.agrigentonotizie.it/cronaca/truffa-auto-chilometri-taroccati-dissequestro.html