lo studio commissionato da Francia e Germania- Corriere.it


Come dovr cambiare l’Unione europea per riuscire a funzionare con oltre 30 Stati membri, una volta che l’allargamento sar completato?

Parigi e Berlino hanno incaricato dodici esperti di elaborare uno studio con le possibili risposte. Il report di 60 pagine stato presentato ieri ai ministri degli Affari europei durante il consiglio Affari generali. Il ministro spagnolo Pascual Ignacio Navarro Ros, che ha presieduto la riunione, ha spiegato che le posizioni degli Stati membri sono ancora molto distanti.

In un incontro con la stampa la ministra francese Laurence Boone ha precisato che il rapporto non in alcun modo una proposta di Parigi e Berlino, ma un contributo di esperti (tra cui anche l’italofrancese Gilles Gressani) che presentano opzioni per alimentare la discussione. C’ un motivo geopolitico alla base dell’allargamento, ha sottolineato Boone e la ministra tedesca Anna Lhrmann ha evidenziato che l’allargamento render l’Ue pi forte e pi stabile. Ma l’Unione dovr essere pronta.

Tra le soluzioni proposte c’ l’addio al voto all’unanimit, dunque al veto, e l’uso del voto a maggioranza qualificata per quasi tutte le decisioni Ue (inclusa la fiscalit ma non la politica estera e l’allargamento), il rafforzamento dello Stato di diritto estendendo il meccanismo di condizionalit anche alla violazione dei valori Ue, l’aumento del bilancio comunitario, la riduzione del numero dei commissari (ora sono 27, uno per ogni Paese Ue) e degli eurodeputati. Per incrementare l’efficienza vengono proposti quattro livelli di integrazione europea, costituiti da una cerchia interna (integrazione profonda in aree come l’Eurozona e Schengen), l’Ue stessa, una cerchia pi ampia di membri associati e infine la Comunit politica europea come livello esterno per la cooperazione politica senza dover essere vincolati al diritto europeo. Una sorta di Europa a pi velocit.

Per fare alcune di queste modifiche necessario modificare i trattati, operazione che presenta molte incognite in termini di tempo e di risultati. Se il prossimo allargamento deve avvenire gi nel 2030 — si legge nello studio — essenziale prendere l’iniziativa e avviare quello che sar un processo lungo e complesso. L’Ue deve decidere entro fine anno se aprire o meno i negoziati di adesione con Ucraina, Moldavia e i Balcani occidentali. Ma anche l’Unione deve prepararsi all’allargamento. importante che i governi decidano di avviare il processo senza ulteriori ritardi, prosegue il report spiegando che alcune riforme possono essere attuate a breve termine senza modifiche del trattato a partire dall’autunno 2023 e prima delle elezioni europee del 2024. Mentre le riforme che richiedono una modifica dei trattati dovrebbero essere affrontate durante il prossimo ciclo istituzionale (2024-29).

Il documento sar una delle basi per avviare il dibattito sul tema al Consiglio europeo informale che si terr a Granada il 6 ottobre prossimo sotto la presidenza spagnola dell’Ue.



Fonte: https://www.corriere.it/economia/finanza/23_settembre_19/ue-30-stati-membri-cosa-dovra-cambiare-perche-funzioni-ef984606-56e9-11ee-a17f-69493a54d671.shtml

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