«Massacrati perché erano italiani». E sulle Fosse ardeatine scoppia la polemica- Corriere.it


di Lorenzo Salvia

Le parole della premier accendono lo scontro. Il Pd: «Erano antifascisti». Il presidente Mattarella ricorda le 335 vittime

C’era anche il presidente della Repubblica, ieri a Roma, alla commemorazione del 79esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse ardeatine. Sergio Mattarella ha reso omaggio alle 335 vittime, trucidate dai nazisti come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella. Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità della Repubblica, compresi i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Ma la polemica si è accesa sul messaggio inviato dalla premier, a Bruxelles per il Consiglio europeo. «Settantanove anni fa — scrive Giorgia Meloni — 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia per l’attacco partigiano in via Rasella (…) 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani». Ed è su quel «solo perché italiani» che scoppia il caso.

Tra le prime a reagire Chiara Gribaudo, Pd, vicina alla segretaria Elly Schlein: «I morti delle Fosse ardeatine — dice — sono stati massacrati perché antifascisti. Le rinfresco la memoria e il vocabolario, presidente». Attacca anche Nicola Fratoianni, Sinistra italiana, che chiede alla premier: «Un giorno o l’altro riuscirà a scrivere quella parola? Antifascista». Da Bruxelles Meloni torna sul tema: «Li ho definiti italiani. Perché gli antifascisti non sono italiani? Mi pare sia omnicomprensivo». Sempre da Fratelli d’Italia Riccardo Antoniozzi prova a calmare le acque: «La polemica non onora la ricorrenza. Come dicono ormai tutti i grandi storici di sinistra, e come scrisse De Felice, l’azione di via Rasella non fu un atto di guerra». Non basta, evidentemente.

Dal M5S Giuseppe Conte parla di «abominio della violenza nazifascista» mentre l’ex presidente della Camera Roberto Fico chiama direttamente in causa le «complicità del fascismo». Come fa anche l’Anpi, l’associazione dei partigiani, con il presidente Gianfranco Pagliarulo: la lista delle persone da uccidere venne «compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell’interno della Repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti». E anche Francesco Albertelli, presidente dell’Anfim, l’Associazione dei familiari vittime delle stragi nazifasciste: «Siamo apartitici, non usiamo commentare le dichiarazione del premier. Ma la storia dice che l’eccidio è stato compiuto con la piena collaborazione dei fascisti». Sul tema interviene anche Ornella Vanoni: «Non sono stati uccisi solo perché italiani — afferma la cantante — ma perché italiani ebrei e italiani partigiani. Forse la Meloni è un po’ confusa».

25 marzo 2023 (modifica il 25 marzo 2023 | 08:31)



Fonte: https://www.corriere.it/politica/23_marzo_25/meloni-massacrati-perche-erano-italiani-fosse-ardeatine-scoppia-polemica-0f92dd24-cade-11ed-837f-eb79d7be2937.shtml

Back to top button