Medio Oriente, Tajani: “Ora si fermino tutti, anche Israele”


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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista al “Corriere della Sera” dice che “l’Italia chiede al governo dell’Iran e allo stesso primo ministro israeliano Netanyahu di frenare il ricorso alla violenza. Chiede a tutti, assolutamente a tutti, di interrompere la spirale della guerra. In queste ore un missile in più da una parte o dall’altra potrebbe portare questa guerra definitivamente fuori controllo. Lavoriamo in maniera convinta – aggiunge – per evitare che tutta la regione finisca nell’abisso di una guerra generalizzata, una catastrofe che nessuno sarebbe in grado di controllare. La prospettiva nella regione resta quella dei due Stati e di un Libano esempio di convivenza tra le varie comunità e religioni”. Il ministro spiega: “Sapevamo che una reazione iraniana sarebbe stata possibile e adesso temiamo una contro-reazione israeliana. Come governo, nelle ultime ore ci siamo occupati molto di tutelare i cittadini italiani che sono ancora bloccati in Libano, organizzando anche voli charter per farli tornare, ma da oggi lo scenario potrebbe diventare molto, molto più pericoloso. La guerra potrebbe allargarsi velocemente. Noi continuiamo a seguire i punti di crisi su cui lavoravamo, a Gaza e in Libano”.

In Libano c’è il contingente italiano: “I nostri militari sono protetti all’interno delle caserme, nei bunker dell’Onu. Io stesso ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano e ho avuto assicurazioni che i siti dove si trovano non verranno messi a rischio. Ci siamo confrontati con il presidente Meloni e con il collega Crosetto. Con l’Onu dovremo decidere come proseguire la missione”. “Ci siamo impegnati in ogni modo – continua Tajani -, tenendo conto delle nostre leve politiche e diplomatiche, innanzitutto per alleviare le sofferenze delle popolazioni coinvolte. E poi per evitare che questa guerra si allarghi, diventi una vera e propria guerra regionale. In collaborazione con gli Usa abbiamo tenuto unito il G7 da mesi nelle richieste di cessate il fuoco a Gaza. Terremo una riunione del ‘Quint’ con Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna. Anche la Ue ha mantenuto il suo impegno per la tregua e per la protezione delle popolazioni israeliana, palestinese e libanese”.

Quanto a Israele: “Ho sempre detto che ha diritto a difendersi, il 7 ottobre è stato una vergogna, un affronto senza pari a un’intera nazione. Ma non bisogna provocare la morte di altri innocenti, e adesso ripeto non bisogna trasformare una guerra locale in una catastrofe bellica regionale. Adesso mi sento di aggiungere che colpi diretti fra Israele e Iran rischiano davvero di incendiare tutto il Medio Oriente”. Gli appelli sembrano però cadere nel vuoto: “Non è facile una tregua. Ma non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo mantenere i fili tra le parti, ed è quello che facciamo. Contemporaneamente salvaguardiamo i nostri cittadini come i militari, e forniamo molti aiuti”, ha concluso Tajani.

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Fonte: https://www.agenzianova.com/news/medio-oriente-tajani-ora-si-fermino-tutti-anche-israele/

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